Milano, stabili comunali, 24 idee per il riuso

Ventiquattro proposte per il riuso di 4 grandi stabili demaniali inutilizzati. È questo l’esito delle manifestazioni di interesse pubblicate dall’Amministrazione comunale tra novembre dell’anno scorso e febbraio di quest’anno, per raccogliere idee e progetti sui 4 spazi comunali di via Spadini 15, via Mambretti 33, via Livigno-Jenner, via Novara 75.
Tutte le proposte arrivate da enti e associazioni sono state pubblicate sul sito del Comune di Milano alla pagina‘Manifestazioni di interesse – Proposte presentate per il riuso degli immobili comunali’. Ora saranno al vaglio per la stesura dei relativi bandi che saranno pubblicati dopo l’estate.
“Siamo molto contenti della risposta – commenta l’assessore all’Area metropolitana, Casa e Demanio Daniela Benelli –, le idee sono tante, differenziate e valide. Ora, insieme alle Zone, lavoreremo sui bandi. Sulla base delle proposte che abbiamo ricevuto, infatti, decideremo la destinazione d’uso degli immobili e apriremo le gare per assegnarli al progetto migliore. Come già abbiamo fatto, ad esempio, per via Marsala che abbiamo appena assegnato all’associazione ‘Casa delle donne di Milano’, si tratterà di concessioni gratuite per medio-lungo periodo. Così da consentire agli assegnatari di ammortizzare i costi sostenuti per la sistemazione e la messa a norma degli spazi”.
Le 24 proposte presentate al Comune di Milano sono molto diverse tra loro, ma tutte orientate ad un uso multifunzionale degli spazi, che associ attività di tipo sociale a servizi al cittadino a spazi ad uso commerciale.
Di seguito, le principali caratteristiche degli stabili.
VIA MAMBRETTI 33 – È una ex scuola, adibita anche ad Archivio civico, attualmente inutilizzata. Si trova nel quartiere Quarto Oggiaro e ha uno spazio complessivo di 4 mila metri quadri, distribuiti su 3 piani. Per il riuso di questo spazio sono arrivate 7 proposte, tra cui un centro di housing sociale con annessi servizi di assistenza legale e fiscale, mediazione culturale, laboratori di formazione; una casa di accoglienza per padri separati e nuclei famigliari fragili; un dormitorio per persone senza dimora.
VIA SPADINI 15 – Lo spazio, inserito nel quartiere di case popolari della Comasina, è di 871 metri quadri. La sua costruzione risale agli anni Cinquanta ed è stato utilizzato prima per attività didattiche, poi socio-assistenziali. Per la destinazione ad un nuovo uso di questo stabile, sono state presentate 4 proposte, tra cui uno spazio per iniziative culturali, teatrali e di aggregazione e un centro di accoglienza con attività di imprenditorialità sociale.
VIA NOVARA 75 – Il complesso immobiliare, per una superficie complessiva di 8 mila metri quadri, comprende un capannone, una struttura ad uso uffici e uno spazio verde. Gli spazi richiedono importanti interventi di riqualificazione, vista anche la presenza di amianto nelle coperture. Sono arrivate 5 proposte, tra cui la realizzazione di spazi adibiti a cinema, esposizione permanente di sculture e parco giochi; un centro che ospiti attività sportive ed educative e iniziative di inclusione sociale di persone con disabilità; la creazione di una comunità terapeutica e riabilitativa.
VIALE JENNER 44/VIALE LIVIGNO 1 – L’immobile è stato adibito a docce comunali denominate “Livigno” fino al 2005, poi abbandonate. Nel 2007, dopo un incendio, tutti gli accessi sono stati murati. La superficie complessiva è di circa 930 metri quadri. Sono state presentate 8 proposte, tra cui un centro di ospitalità per studenti, docenti e ricercatori universitari; un mercato permanente per l’acquisto e il consumo di specialità etniche; la realizzazione di un mercato contadino coperto.
La pubblicazione delle manifestazioni di interesse, insieme agli spazi già assegnati di via Marsala, via Peschiera, via De Andrè e non solo, rientra nell’ambito dei provvedimenti che la Giunta sta attuando per favorire il riuso degli stabili inutilizzati. Il 28 settembre scorso, infatti, è stata approvata la delibera che rivoluziona il sistema delle assegnazioni, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare progetti sociali, culturali e imprenditoriali, soprattutto nelle periferie.
I nuovi criteri prevedono comodato gratuito per l’assegnazione di lungo periodo dei grandi spazi non utilizzati e in stato di degrado; canoni gratuiti anche per gli spazi assegnati alle associazioni per un periodo di 3 anni; canoni ridotti fino al 90% alle nuove imprese in fase di start-up; ‘bandi integrati multifunzione’ per l’assegnazione di più spazi nei quartieri di edilizia popolare e di nuova edificazione.
 
Fonte : Comune di Milano