Nasce a Milano il nuovo “Palazzo Gorani”

di Paola G. Lunghini.
Per chi, come me, vive da molti decenni  nel centro della Milano romana, via Gorani è sempre stata  una ferita aperta. Poco più di un vicolo che collega l’ inizio del prezioso corso Magenta  con la “ contrada dei Morigi”,  lì la viuzza – che un paio di  bei palazzi  comunque li esibisce – termina , fondendosi con l’ area archeologica di via Brisa , territorio presidiato da una storicissima colonia di randagi ma affettuosi  felini cui in molti abitanti della zona diamo sostentamento.
Confinante con la viuzza, una vasta area vuota e malamente recintata  (gli abitanti di codesto “ campiello” – così lo chiamiamo noi, questo fazzoletto di Milano – dicono che è così dai  bombardamenti della seconda  guerra mondiale, non so se sia vero ma è possibile ).
Tutto attorno, da quando io ne ho memoria, le tracce di un passato glorioso ( una  Torre medioevale che però cade a pezzi )  mischiato con contemporanee sconcezze : erbacce perenni ,  immondizia a cielo aperto a volontà,  vasi di cemento rotti che a ogni pioggia tracimano ,  e  orridi  “ tubi Innocenti”  che delimitano un ignobile parcheggio . Il tutto si conclude con un fatiscente grosso immobile  già di proprietà comunale : ma di ciò diremo  infra .  Insomma, una piccola area che definire trascurata sarebbe un complimento, a un passo da piazza Affari, sede della Borsa.
“Irredimibile” , come dice Tomasi di Lampedusa al termine del quarto capitolo de “ Il Gattopardo”.
Un paio d’ anni orsono, grande novità:  dopo mesi e mesi di lavori la piazzettina  di via Morigi  ( poche decine di metri quadrati, vero, Sestilio Paletti, che da tanto tempo proprio  lì hai i tuoi uffici ? )  viene ripavimentata , resa pedonale  e diventa bellina. La Torre medioevale comincia a esibire misteriose impalcature , finalmente e forse preludio a un disperato  intervento  di manutenzione.
Lo scorso 25 settembre, la rivelazione : in un incontro pubblico, la Vicesindaco  e assessore all’ urbanistica del Comune di Milano, Ada Lucia De Cesaris, raccontava il proprio pieno appoggio  ai progetti  di rigenerazione  della zona  (  si veda  https://www.internews.biz/?p=4713). Dalle finestre di casa mia, il 9 settembre avevo già comunque visto montare – vicinissima-  una  gru arancione . Cantiere in arrivo !!!
Non so se essere contenta o tremare : ciò vuol dire disagi, rumori , angoscia ( eh, sì, perché  qui, in questa zona di Milano, solitamente e stranamente ,  l’ edilizia non è  un’ industria moderna alla  “Porta Nuova”,  ma artigianato di tipo assiro-babilonese. Con gli stessi mezzi e strumenti,  con l’ eccezione  di  qualche trapanino che quello che  ho io in casa per i piccoli interventi  domestici è più evoluto).
Qualche giorno fa, la partenza della campagna di commercializzazione . E’ al via , dunque, la nuova vita  della  mia cara, carissima  via Gorani.
 
Se al termine dei lavori  ( previsti per l’ estate del 2015)  il “ nostro campiello” potrà contare su alcuni nuovi abitanti, comunque, sarò solo lieta . Forse saranno un po’ meno felici loro, che avranno pagato – per il privilegio di vivere qui –  da 11 a 16 mila euro al metro quadrati, a seconda della tipologia etc , si capisce.
Cari futuri abitanti del “ campiello”, vi posso però assicurare che qui non solo si vive bene : si vive benissimo. Questa è la più bella Milano che si possa immaginare ( e intorno , a due passi, ci sono tutti i servizi  che più di così non si può).
Sarete pochi , però: sono previste infatti, a Palazzo Gorani, due sole palazzine  –  poco meno di 4 mila metri quadrati complessivamente  – contenenti  15 unità residenziali, sei negozi, e un ufficio. Il tutto super-iper- tecnologico, ambientalmente all’ avanguardia, e con rifiniture d’ eccezione.
Gli architetti , i milanesi Cecchi & Lima Architetti Associati, hanno fatto mirabilia (  poveretti – scusatemi, Signori, se uso questo termine …-  stanno lavorando a questo progetto dalla bellezza di dodici anni, e finalmente  ne vedono l’ inizio…) . Hanno superato tutti gli ostacoli possibili, compresi quelli derivanti dalla localizzazione  : in questa zona di Milano basta “ grattare “ un po’ ed emergono di colpo monete e anfore romane. Tutto a posto, dunque : ai  proprietari dei 30 box  auto piacerà  parcheggiare gettando un occhio sui mosaici ovviamente restaurati e protetti dagli oblò di cristallo. Al centro del complesso è prevista una bella sistemazione a verde : l’ attuale orrido parcheggio diverrà una godibilissima  piazza .
Dodici anni ! Ma perché la Finaval, proprietaria e developer  del progetto, non ha “ mollato tutto” ? direte voi .
Semplice, perché si chiama Finaval, ma è la società immobiliare del gruppo Feltrinelli. Ha spalle larghe e il suolo è suo. Come suo è il suolo del grande intervento di riqualificazione che si sta mano mano facendo strada ( grande enne volte tanto quello di  via Gorani ) che riguarda l’ ex-deposito di legname in viale Pasubio, sempre a Milano. Affidato agli archistar Herzog &de Meuron, il progetto si dovrebbe concludere , anche , entro il  2015.
Originari del feltrino – da qui pare derivi il nome – i Feltrinelli a metà dell’ ottocento si spostarono su Milano : trattavano appunto legname. In pochi anni divennero ricchissimi protagonisti della vita economica e finanziaria  della città , sino a fondare una propria banca  ( che poi divenne Banca Unione ) . Il passaggio all’editoria negli anni cinquanta del secolo scorso,  rispetto a cotanta storia, è quasi cronaca.
Bene, ho detto quasi tutto : ad Andrea Marietti, che guida la nota società immobiliare Dimensione Centro , è affidata la commercializzazione di Palazzo Gorani .
Mentre sta partendo in grande stile la campagna pubblicitaria del complesso, è stata montata – sabato 26 ottobre –  la gru sul terreno dell’ ex complesso comunale fatiscente ut supra , acquistato un paio d’ anni fa da un club di investitori privati . Sgombrati  gli inquilini ( molti erano abusivi) nell’ estate 2012,  si è poi  proceduto  a svuotare il complesso dalle innumerevoli schifezze che vi erano contenute. Camionate e camionate di detriti…
Attendo ora ansiosamente, e asap,  notizie sul prossimo destino anche di questo immobile…
 
Nelle immagini:
-due rendering  di Palazzo Gorani
-26 ottobre, si sta montando la gru (blu ) nel cortile dell’ immobile ex comunale . A destra, la gru arancione nel cantiere di Palazzo Gorani