“ Nuda proprietà “ in un Convegno FIMAA a Torino

Si è svolto  a Torino il convegno dal titolo “La compravendita di nuda proprietà”, organizzato dalla Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari di Torino , che conta oltre mille associati in città e provincia.
“Il mercato immobiliare, punto di forza dell’economia, è in difficoltà – ha asserito Alessandro Berlincioni, Presidente FIMAA Torino –. In tempi di recessione come questi che stiamo vivendo è quindi necessario ed indispensabile individuare opportunità e soluzioni innovative per affrontare sia il crescente problema del reperimento di liquidità finanziaria, sia il tema della stagnazione delle compravendite, che costituisce l’ostacolo principale al rilancio del sistema. La compravendita di nuda proprietà rappresenta dunque una valida opportunità che può permettere all’acquirente di effettuare un ottimo investimento immobiliare e all’usufruttuario di ottenere un valore aggiunto dal proprio immobile per continuare a vivere in modo dignitoso nel rispetto delle proprie necessità”.
A dibattere sul tema di grande attualità sono intervenuti: Paolo Pesando, Consulente legale FIMAA Italia che ha illustrato, ai numerosi Associati FIMAA presenti, le diverse tipologie contrattuali nella normativa italiana; Gianni Favero, Consulente legale FIMAA Torino, che ha parlato del diritto di abitazione e di uso; i professionisti dello Studio notarile Bima-Restivo che hanno esposto gli aspetti notarili e alcuni casi pratici; Alfredo Robella, Consulente fiscalista FIMAA Torino, che ha tracciato un’analisi dell’attuale sistema fiscale in Italia; Roberto Trevisio, Amministratore Delegato Viager S.r.l., prima società italiana specializzata che dal 2009 si occupa esclusivamente di nuda proprietà, nonché Associato FIMAA Torino, che ha illustrato l’importazione del modello francese nel nostro Paese; e Lorenza Ambrosio ( in rappresentanza di Patrizia Polliotto, Presidente del Comitato Regionale del Piemonte Unione Nazionale Consumatori ) che ha affrontato il tema della tutela dei consumatori – venditore ed acquirente.
“La nuda proprietà e l’utilizzo di forme contrattuali specialistiche per la vendita e l’acquisto di immobili, con la riserva di godimento da parte venditrice, in Italia sono ancora poco conosciute – ha sottolineato Roberto Trevisio – ma qualcosa sta cambiando. Le transazioni di nude proprietà rappresentano circa il 5% del mercato residenziale e, nonostante abbiano subito una flessione in linea con l’intero sistema immobiliare, negli ultimi 6 anni hanno guadagnato un punto percentuale in termini di quota. Va segnalato inoltre che, solo nel 2012, secondo i dati riportati dal portale immobiliare Casa.it, l’aumento dell’offerta di case in nuda proprietà è stato del 40%. In Francia, poi, è molto utilizzato il metodo del ‘viager’, che consiste nel trasformare parte del prezzo pattuito in una rendita vitalizia a beneficio del venditore. Si tratta di un segmento di mercato rappresentato da circa 12 mila transazioni annue, dato questo destinato a salire a 15mila nel 2015, secondo le stime degli osservatori”.
Trattandosi comunque di un’operazione particolarmente delicata, dato anche le implicazioni economiche, giuridiche e sociali che ruotano intorno al tema della compravendita di nuda proprietà, occorre non perdere di vista la tutela del consumatore.
“L’attenzione va infatti rafforzata in modo particolare quando ci si trova di fronte a compravendite di questo tipo, dove entrambe le parti sono in una posizione di debolezza – ha dichiarato Patrizia Polliotto – L’Unione Nazionale Consumatori suggerisce di rivolgersi sempre a professionisti specializzati in questo settore poiché tutti i soggetti coinvolti devono essere a conoscenza sin dalle prime fasi dei reciproci obblighi, vantaggi e tutele che la scelta di un investimento a medio-lungo termine comporta. È indubbio che la vendita di nuda proprietà e tutti i contratti che trasferiscono diritti immobiliari parziali possono rappresentare una valida occasione sia per le fasce più deboli della nostra società, sia per chi è intenzionato ad affrontare un investimento alternativo”.
Fonte: FIMAA Torino