Retail, presentati i risultati annuali del Gruppo tedesco dm drogerie markt: il bilancio chiude in equilibrio nonostante l’emergenza sanitaria. Previste nuove aperture in Italia

Nella foto ,  Hubert Krabichler  

Il 2020 è stato un anno particolarmente difficile per tutto il commercio incluso il drugstore: sono cambiate le abitudini dei consumatori e sono calati gli acquirenti nei centri città e nei centri commerciali. 

Al contrario di altri settori, supermercati e drugstore come dm hanno potuto comunque restare aperti anche durante il lockdown per garantire i beni di prima necessità, malgrado le grandi difficoltà che questo periodo ha comportato per il personale. Con la sua offerta di alimentari, prodotti di uso quotidiano per la casa, per la cura e la salute della persona, per l’infanzia e il pet care, dm è rimasta aperta per rispondere alle esigenze delle persone consentendo di fare una spesa completa in un unico negozio.

Pur in queste circostanze, la catena tedesca ha sostenuto l’urto della crisi sanitaria dovuta alla pandemia da COVID-19, chiudendo con un fatturato di circa 11,5 miliardi di euro e segnando una crescita del +2,89% sull’esercizio precedente. Trend positivo anche sul fronte occupazionale (62.606 dipendenti, +545 sul 2018/20).

Pur in queste circostanze, la multinazionale ha sostenuto l’urto della crisi sanitaria dovuta alla pandemia da COVID-19, chiudendo con un fatturato di circa 11,5 miliardi di euro e segnando una crescita del +2,89% sull’esercizio precedente. Trend positivo anche sul fronte occupazionale (62.606 dipendenti, +545 sul 2018/2019) e immobiliare (3.765 punti vendita in 13 paesi europei, +97 sul 2018/2019). 

In Italia dm ha aumentato la propria presenza sul territorio, chiudendo l’esercizio con 48 punti vendita, 20 in più rispetto all’anno precedente. A novembre aprirà il cinquantesimo negozio, a cui ne seguiranno altri entro la fine del 2020. Le nuove aperture si sono tradotte a livello di offerta di lavoro, creando un indotto positivo sull’occupazione in un periodo davvero difficile, con l’assunzione di 134 persone nell’esercizio 2019/2020; il numero complessivo di dipendenti è salito così a circa 425. 

Per l’esercizio 2020/2021 dm prevede 20 – 25 nuove aperture, con lo stanziamento di 14 milioni di euro. L’obiettivo è essere il più vicino possibile ai clienti e rafforzare la propria presenza nelle zone in cui sono già aperti punti vendita dm e soprattutto nelle grandi città. 

Hubert Krabichler, CEO di dm Italia, ha dichiarato: “Abbiamo esteso la nostra presenza nel Centro Italia, raggiungendo le Marche e la Toscana, e abbiamo aperto i primi punti vendita in Liguria. Genova, primo negozio della regione, ha rappresentato anche la prima apertura dopo il lockdown nazionale. Da allora e sempre di più, un doveroso ringraziamento va a tutti coloro che hanno lavorato e lavorano con grande professionalità e dedizione nonostante le difficoltà di questo complesso periodo” . 

Nella foto ,  Hubert Krabichler  

Fonte : Company