Survey di CBRE sulle intenzioni degli investitori per il 2017: quest’anno maggiore avversione al rischio e previsto un incremento degli investimenti “core”

CBRE, leader mondiale nella consulenza immobiliare, presenta, a margine di Perspective 2017 – client event annuale ideato per delineare le principali tendenze e prospettive del mercato immobiliare italiano – i risultati di una survey condotta sui principali investitori immobiliari nazionali e internazionali per comprenderne le intenzioni per il 2017. Il 47% dei rispondenti ha dichiarato che la loro attività d’investimento immobiliare sull’Italia nel 2017 sarà maggiore rispetto al 2016 contro il 62% dello scorso anno nei confronti della stessa domanda. Il mercato infatti è resiliente ma altrettanto certo è che vi è maggior consapevolezza sull’incertezza dei fondamentali e gli investitori sono preparati al rischio.

I settori che attraggono maggiormente gli investitori per il 2017 sono l’high street con il 18% di preferenze, seguito da uffici con il 16% (nel 2016 ha attratto il 40% degli investimenti, secondo anno record a Milano per volumi investiti) e da centri commerciali, con il 14%, che rimangono stabili nelle preferenze degli investitori.

“Il settore logistico sembra essere quello con un maggior margine di crescita – dichiara Alessandro Mazzanti, CEO di CBRE Italia – con una quota di investimenti nel 2016 pari al 7% contro il target del 14% indicato dagli investitori: rimane un forte sbilanciamento tra domanda e offerta.”

Per quanto riguarda invece la tipologia di investimento per il 2017, cambiano le risposte rispetto allo scorso anno: aumenta la quota di chi indica core e core plus (54% rispetto al 43% del 2016) e diminuisce la quota di chi afferma che preferirà investimenti non core (opportunistici/value added e distressed): dal 57% scendono al 46%.

“Sono tornati gli investitori core e la maggiore incertezza guida verso strategie più avverse al rischio –conclude Mazzanti. Ciò è confermato dal rischio che gli investitori sono disposti ad assumersi su asset non prime: maggiore rispetto al 2016 solo per il 27% degli intervistati, contro  il 41% dello scorso anno, mentre la quota di chi indica che manterrà lo stesso rischio è pressoché stabile.  I tassi sono sempre ai minimi storici, ma la tendenza è al rialzo.”

Il 2017 sarà un altro anno positivo, in linea o migliore del precedente.

Fonte : Company