Torino, primo atto per la riqualificazione dell’area ex-Thyssen e del Castello di Lucento

Compiuto oggi dalla Giunta comunale il primo passo per la riqualificazione dell’area compresa tra corso Regina Margherita, via Cossa, via Pianezza e il fiume Dora Riparia, dove insistono gli ex stabilimenti Thyssen e Ilva, il Castello di Lucento e l’isolato della chiesa dei santi Bernardo e Brigida. L’intervento, che nasce dalla richiesta di variante proposta congiuntamente dai proprietari dell’area, consentirà di disegnare per questa importante porta di accesso alla città un progetto urbanistico organico.
Il progetto di trasformazione propone di collocare alcune residenze a ridosso della borgata Frassati (E27-E29), mentre sul fronte di corso Regina Margherita verrebbe collocata l’attività Aspi (terziario e commerciale) a fianco di una vasta area verde che dal corso si alza sino al castello e a via Pianezza, affacciandosi sulla Dora. Terziario anche per il castello di Lucento, tranne che per un “lottoB” destinato a residenze. Il castello, in linea con le esigenze evidenziate dalla Circoscrizione 5 e dai cittadini del quartiere, sarà la sede di servizi per i cittadini, mentre il parco circostante sarà una grande area verde con un parco giochi tematico per i ragazzi. Nell’insieme, si è cercato di realizzare un mix di funzioni che accolga, a fianco delle destinazioni d’uso tradizionali, sedi per un terziario produttivo avanzato.
Sotto l’aspetto della viabilità, si è valutato di inserire nella riqualificazione il recupero del tunnel ferroviario di servizio agli stabilimenti che, con un investimento minimo, permetterebbe di collegare corso Mortara a corso Regina Margherita, e il prolungamento di corso Lombardia. “Il provvedimento si propone quindi – ha sottolineato l’assessore all’Urbanistica Stefano Lo Russo -come un programma di rigenerazione urbana, sociale e architettonica, di concerto con gli operatori privati, che mira al recupero sostenibile degli spazi abbandonati dai processi produttivi, al fine di restituire una nuova qualità ambientale, economica e sociale a un quartiere che necessita di tale rivitalizzazione”. Il processo di attuazione della variante sarà quello della variante semplificata, introdotta dalla legge regionale 3/2009, che prevede l’espressione di un doppio parere da parte della Conferenza dei servizi prima del passaggio definitivo in Consiglio comunale.
La delibera costituisce atto di indirizzo per la successiva redazione della variante urbanistica e per la convocazione della Conferenza dei servizi.
 
Fonte : Comune di Torino