UN AVVISO COMUNE PER LA SOPRAVVIVENZA DELL’EDILIZIA

“Siamo al collasso dell’economia locale legata al settore delle costruzioni e non possiamo far finta che la disgregazione del tessuto imprenditoriale di questo territorio sia un problema solo delle imprese dei lavoratori: è un depauperamento che fa perdere competitività a tutto il sistema”. Lo hanno dichiarato sottoscrivendo congiuntamente questa mattina l’Avviso Comune, Claudio De Albertis, presidente di ASSIMPREDIL ANCE, Enrico Vizza segretario generale di FENEAL UIL Milano, Francesco Bianchi segretario generale di FILCA CISL Milano e Franco De Alessandri, segretario generale di FILLEA CGIL Milano.
La crisi colpisce il sistema economico di questo territorio costringendolo a competizioni concorrenziali basate sulla capacità di operare ai limiti delle regole !
La crisi che ha colpito il settore delle costruzioni a livello nazionale ha generato nel nostro territorio effetti devastanti e irreversibili – scrive l’Avviso Comune. Se non reagiamo e riconosciamo il valore del fare impresa, del lavoro nel rispetto delle regole, della qualità come obiettivo, siamo destinati a divenire terreno di tensioni sociali di proporzioni preoccupanti che lasceranno solo le ceneri di un patrimonio di cultura del lavoro distrutto per sempre.
Non capirlo vuol dire essere responsabili di una implosione che non sarà perdonata.
E’ finito il tempo dei programmi, servono ora, subito, azioni immediate per sostenere le imprese e l’occupazione, per garantire il diritto al lavoro che la costituzione Italiana sancisce come diritto primario.
 In un contesto territoriale interessato da grandi progetti come EXPO 2015 e da ingenti investimenti in infrastrutture: è in crisi il settore dell’edilizia privata, è in crisi il settore dei lavori pubblici, è in crisi, prima di tutto, il tessuto delle piccole e medie imprese che da sempre, anche grazie alla professionalità delle maestranze, sono l’ossatura del nostro sistema economico.
La dimensione della crisi ha numeri preoccupanti per la stabilità sociale del territorio
Le nostre imprese – hanno dichiarato imprenditori e sindacati – chiudono e la disoccupazione aumenta, bisogna intervenire subito perché la situazione ha numeri importanti e concentrati in un contesto economico determinato:

  • gli operai iscritti in Cassa Edile nelle tre Province di Milano, Lodi, Monza e Brianza, nel mese di gennaio 2013 sono 30.687, abbiamo perso 3.504 lavoratori rispetto allo stesso mese del 2012;
  • nello stesso periodo il numero delle imprese è passato da 6.883 (anno 2012) a 6.002 (anno 2013);
  •  il trend di perdita occupazionale è costante dal 2009, il numero complessivo di lavoratori che sono stati denunciati almeno per una mensilità, sono passati da 62.248, del periodo marzo 2010/aprile 2009 a 50.089 del periodo marzo 2013/aprile 2012.

Vale ricordare che per ogni lavoratore iscritto in Cassa Edile ci sono altri tre lavoratori occupati: nelle stesse imprese come impiegati, quadri e dirigenti; nelle imprese dell’indotto diretto e indiretto; nel mondo delle professioni. I numeri della disoccupazione e della perdita di lavoro sono enormi: tutta la filiera è in ginocchio e chiede ascolto e risposte.
Occorre avviare un percorso che sostenga le imprese di questo territorio – dichiara l’Avviso Comune; per poter reggere le nuove sfide, le imprese devono essere messe in condizione di poter crescere superando fenomeni di “nanismo strutturale” che impediscono di competere in modo vincente. Ma bisogna garantire a queste imprese di poter continuare a competere in un mercato sano. Perché tutelare il lavoro regolare è un obbligo morale, etico ed economico a cui tutti siamo chiamati e nessuno può “tirarsi fuori”.
Distrutto il tessuto produttivo locale delle piccole e medie imprese non abbiamo più basi per rilanciare occupazione e lavoro
Noi ci rifiutiamo di assistere passivamente al fenomeno già in atto nei cantieri milanesi che porta a decretare la morte dell’ industria delle costruzioni sana del paese: oggi la competizione sul costo del lavoro è la frontiera concorrenziale su cui si vincono gli appalti e i lavori, a volte nella totale indifferenza delle stazioni appaltanti e dei committenti, degli organi di controllo e delle istituzioni.
Le parti sociali del settore delle costruzione hanno lavorato da sempre e congiuntamente per costruire condizioni di mercato in cui legalità e sicurezza fossero un valore per chiunque vi operasse. Il nostro sistema bilaterale è una eccellenza a livello nazionale, la Cassa Edile, l’ESEM e il CPT hanno da sempre adottato strategie forti per il contrasto al lavoro nero e all’illegalità, per la sicurezza e la qualità del lavoro nei cantieri: una battaglia difficile ma che ha segnato importanti vittorie.
Vogliamo una verifica e un controllo sul rispetto dei protocolli che abbiamo firmato
Ci siamo impegnati, firmando i protocolli di legalità e trasparenza, a mettere a disposizione delle Istituzioni il nostro lavoro: oggi non possiamo garantire lo stesso risultato perché nei cantieri lavorano sempre più imprese che non applicano il nostro contratto di lavoro e che operano nella nebbia di un impossibile controllo territoriale.
Pochi dati per significare l’impegno nel 2012 dei nostri Enti paritetici verso le imprese milanesi e i loro lavoratori che operano in questo territorio:

  • Cassa edile ha erogato un importo superiore a euro 65.000.000 per ferie e gratifica natalizia, quasi euro 20.000.000 per anzianità professionale edile e oltre 3.000.000 per prestazioni assistenziali integrative di vario tipo. Nell’anno 2012 sono stati inoltre rilasciati 45.947 DURC;
  • ESEM ha erogato gratuitamente grazie all’iscrizione e alla regolare contribuzione a Cassa Edile, formazione professionale a oltre 5.000 corsisti nello scorso anno gestendo decine di migliaia di ore di formazione;
  • CPT ha erogato gratuitamente grazie all’iscrizione e alla regolare contribuzione a Cassa Edile, formazione in materia di salute e sicurezza a oltre 7.000 addetti, visitando quasi 2.000 cantieri per un totale di 6.700 visite.

Per le nostre imprese abbiamo adottato azioni atte a contrastare l’irregolarità del lavoro e l’affermarsi di un sottobosco inaccettabile di lavoro ai limiti della legge, potenziando il sistema di controllo della Cassa Edile e dei nostri Enti Paritetici.
Dobbiamo denunciare che in questo nostro mercato, dove sempre più conta solo il prezzo a partire dal mercato dei lavori pubblici, assistiamo a lucide strategie, che possono anche essere legittime sotto il profilo del diritto, ma che mettono fuori dal mercato le imprese che non accettano di concorrere e vincere grazie a diversi artifizi e alla poca trasparenza.
La riduzione dei costi di produzione e l’aumento delle condizioni di sfruttamento della forza lavoro sembrano essere la nuova frontiera della competizione giocata al ribasso.
Le parti sociali contrastano con grande forza il fatto che Milano diventi la punta italiana della concorrenza a qualsiasi condizione.
Vogliamo che Milano e questo territorio  –  chiedono imprenditori e sindacati – rimanga una luogo di eccellenza per la legalità, la sicurezza nei cantieri, la qualità dei rapporti della filiera.
Chiediamo alle Istituzioni, a chi ci governa, impegni precisi affinché, in questo territorio:
 

  • ·        chi fa lavori edili applichi il contratto dell’edilizia, è un diritto dei lavoratori che operano nei cantieri pretendere le stesse tutele e garanzie per la propria sicurezza. Vogliamo che nei cantieri ci siano regole uguali per tutti: a uguali rischi devono corrispondere uguali costi di prevenzione e protezione dei lavoratori
  • ·        sia verificata la concreta attuazione ed efficacia degli impegni assunti nei numerosi protocolli firmati e per questo chiediamo ai sottoscrittori istituzionali di farsi carico di una verifica urgente. Ci aspettiamo, come primo atto concreto, che il Comitato di Coordinamento per l’Alta Sorveglianza sulle Grandi opere dia a questo territorio una risposta ridando fiducia nel ruolo dello Stato a garanzia della legalità;
  • sia costituito un fondo alimentato da limitate percentuali dei ribassi ottenuti in fase di gara, destinato a finanziare e rendere più efficace il controllo sull’operato delle imprese in fase esecutiva per sapere il costo finale di un’opera pubblica. Le imprese serie nulla hanno a temere dai controlli durante tutta la fase esecutiva.
  • l’ Amministrazione Comunale riattivi un confronto finalizzato ad un accordo sul Patto per Milano, integrato con le modifiche normative nel frattempo intervenute, legando le azioni e i tempi alla prossima revisione del Regolamento Edilizio in fase di avvio dell’iter approvativi.

 
nel corso della conferenza stampa sono intervenuti:
Claudio De Albertis – ASSIMPREDIL ANCE
Enrico Vizza – FENEAL UIL
Francesco Bianchi – FILCA CISL
Franco De Alessandri – FILLEA CGIL
Ada Lucia De Cesaris – Vicesindaco, Assessore Urbanistica ed Edilizia privata
Maria Carmela Rozza – Assessore ai Lavori Pubblici
Cristina Tajani – Assessore alle Politiche del Lavoro e Sviluppo Economico
 
Fonte : CS congiunto – Scarica la documentazione completa
Avviso comune 24 maggio 2013 Finale 3 (3)
Triennale Intervento CDA Avviso Comune