A Milano è boom di home sharing : interviene la Camera di Commercio per regolamentare i contratti

Dalla Camera di Commercio arriva la prima regolamentazione in Italia degli affitti brevi. È il contratto – tipo “Locazione breve di immobili con finalità turistica”. Lo hanno sottoscritto le associazioni, Rescasa, Altroconsumo, UNC, OspitaMI, Lega Consumatori, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Casa del Consumatore, Assoutenti, ACU (Associazione Consumatori Utenti), ADICONSUM e Udicon. La presentazione è avvenuta  stamane, 4 dicembre a Palazzo Turati.

Il contratto viene reso disponibile per chi dà la casa in affitto per brevi periodi e per i turisti che affittano e si rivolge a tutti coloro che vogliono mettere a reddito il loro immobile o parte di esso con locazioni brevi.

È il primo strumento che dà certezza al rapporto tra Guest e Host. Si tratta di un contratto semplice e di immediata comprensione, che può essere sottoscritto direttamente tra le parti. I passi successivi vedranno la costituzione, sempre presso la Camera di Commercio di Tavoli di lavoro con la partecipazione delle piattaforme informatiche e dei property manager, in un settore che si sta professionalizzando e sta creando nuove opportunità di lavoro.

In caso di controversie, ci si può rivolgere al Servizio di conciliazione della Camera Arbitrale di Milano per esperire una mediazione. Quando le parti decidono di avviare una mediazione, la percentuale di accordo è superiore al 70%.”

Ha dichiarato Beatrice Zanolini, consigliere della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi: “Il tema degli affitti brevi necessita di essere affrontato secondo modalità comuni a livello nazionale, soprattutto per quanto concerne il punto di vista contrattuale. Le disparità nell’affrontare le varie tematiche che questa attività comporta (normative, fiscali, pratiche, contrattuali, ecc.) producono confusione, determinando anche minori garanzie rispetto ai tradizionali settori dell’accoglienza turistica. Per questo la nostra Camera di commercio ha voluto fare maggior chiarezza attraverso la redazione di questo contratto tipo che viene proposto agli operatori a tutela delle parti, sia proprietari che conduttori. Stiamo parlando di un mercato emergente che necessita di regole chiare e univoche in quanto in crescita esponenziale e verso una clientela spesso straniera. Sulla scorta dell’esperienza che sta maturando in particolare la città di Milano, questo contratto tipo – pur non trattandosi di uno strumento obbligatorio – può certamente rappresentare un aiuto concreto che permette di affrontare, con chiarezza preventiva, le numerose problematiche che insorgono quotidianamente su più fronti”.

Quasi 3 mila “home sharing” a Milano Monza Brianza Lodi con oltre 4 mila camere e 10 mila posti letto, di cui 2.488 a Milano con 4.155 camere e 9.534 posti letto. Di “Home sharing” si parla nella pronuncia della Corte Costituzione nr. 84/2019 e il Decreto della Regione Lombardia n. 13056 del 17 settembre 2019, con il quale è stato approvato il Modello di comunicazione della messa sul mercato del proprio alloggio per finalità turistica.

Le novità del contratto tipo per gli affitti brevi a scopo turistico.  Tra le novità, il pagamento della tassa di soggiorno sulla base delle norme territoriali, la reciproca presentazione dei documenti per la sicurezza, l’inventario aggiornato dei beni in casa per l’effettivo e costante controllo delle dotazioni, la segnalazione con esposizione delle “regole pratiche” su temi significativi come fumo, parcheggio, animali, l’obbligo di esibire in casa il regolamento, la gestione della disdetta, da parte di entrambe le parti, con l’eventuale  parziale rimborso del pagamento, la necessità di pulizia iniziale/finale  e rispondenza alle immagini online dell’alloggio, la correttezza e velocità nell’accoglienza e nel rilascio dell’immobile  alla data e negli orari previsti.  


Fonte  : CCIAA   Milano Monza Brianza Lodi