Confindustria Alberghi: tante ancora le urgenze per il settore

Il settore purtroppo è ancora al centro della bufera. Con la variante Omicron anche i timidi miglioramenti registrati a settembre ed ottobre si sono fermati e le prossime settimane saranno ancora fortemente condizionate dal quadro epidemiologico e delle misure adottate per contenere i contagi – dichiara Maria Carmela Colaiacovo, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi.

Bene quindi la proroga della cassa integrazione covid che ricordo, è terminata per tutte le aziende il 31 dicembre scorso. Una misura indispensabile per consentire alle imprese di conservare posti di lavoro e non disperdere know-how aziendale.

Le nostre strutture non sono mai state coinvolte da interventi di chiusura da parte del Governo ma le frontiere chiuse ci impediscono, di fatto, di poter accogliere la maggior parte dei viaggiatori internazionali che vogliono visitare l’Italia per turismo. Bene quindi anche la possibilità di prevedere un unico modello di green pass europeo per consentire lo svolgimento in sicurezza dei flussi turistici anche verso l’Italia. Una soluzione questa utile sia per l’immediato pensando al turismo montano ma che può risollevare la situazione drammatica anche delle città d’arte che da sempre sono la prima destinazione del mercato internazionale, dove sui 220 mln di presenze di turisti internazionali nel 2019, ne mancano all’appello 200 mln.

Ancora oggi ci troviamo ad affrontare un momento difficile, la variante Omicron ha acuito la paura di viaggiare e la crisi vissuta anche in molti altri settori produttivi ha drasticamente ridotto le disponibilità economiche di chi viaggia.

Il mondo alberghiero sta affrontando l’ennesima prova di resistenza, le parole del Ministro vanno nella giusta direzione e rispondono ad una serie di interventi che chiediamo già da molto tempo – conclude la Presidente Colaiacovo.

Fonte : Associazione Italiana Confindustria Alberghi