Covivio, i risultati semestrali 2020 : buone performance per uffici e residenza, attività alberghiera penalizzata dalla crisi

“Nel primo semestre, i segmenti degli immobili ad uso ufficio e residenziale (84% del nostro patrimonio) hanno registrato performance solide. L’attività alberghiera è stata direttamente colpita da una crisi senza precedenti.

Durante questo periodo abbiamo rafforzato la nostra presenza in Germania con 1,2 mld di euro di acquisizioni e compiuto progressi importanti con il piano di vendita, siglando nuovi accordi per 400 mln di euro.

Oggi più che mai, la nostra capacità di adattamento e la nostra diversificazione saranno risorse per affrontare e preparare la crescita di domani.”

Christophe Kullmann, Amministratore Delegato di Covivio.

Mercati immobiliari tra effetti ciclici e cambiamenti strutturali

• Resilienza dei segmenti degli immobili residenziali e ad uso ufficio, con un mercato d’investimento dinamico

• Segmento alberghiero fortemente penalizzato

• Una crisi che funge da catalizzatore delle tendenze osservate prima della crisi sanitaria: flessibilità, digitalizzazione e benessere

Attività del 1° semestre

• Rafforzamento del segmento degli immobili ad uso ufficio in Germania con il successo dell’offerta di acquisto per Godewind Immobilien (10 immobili per 1,2 mld di euro nelle città tedesche più dinamiche)

• Successo del piano di vendita: 400 mln di euro con un margine del 15% sugli ultimi valori di perizia

• Pipeline di sviluppo: 3 mesi di ritardo in media nei cantieri, pur senza alcun effetto per gli obiettivi di creazione di valore e di rendimento medio dei progetti

• Livello molto alto nella riscossione dei canoni, segno della qualità della nostra base locativa

Risultati del 1° semestre

• Patrimonio: 25 mld di euro (17 mld di euro di pertinenza del Gruppo, suddivisi tra immobili ad uso ufficio (60%), immobili residenziali (24%) e attività alberghiera (15%)

Aumento di 1,2 mld di euro (+8%) nel semestre e +1% a perimetro costante, nonostante il calo del 3,1% del segmento alberghiero

• Ricavi da locazioni: 302 mln di euro; +1,9% a perimetro costante nei segmenti degli immobili ad uso ufficio e residenziali e -51% nell’attività alberghiera

• EPRA Earnings: 192 mln di euro e 2,17 euro per azione; ANR EPRA: 9.444 mln di euro e 99,8 euro per azione

Prospettive

• Obiettivo per EPRA Earnings 2020 di circa 380 mln di euro (4,15€ per azione)

• A medio termine, i fondamentali di Covivio e i nostri tre pilastri strategici (metropoli europee, sviluppo immobiliare e approccio client centric) appositamente adattati all’accelerazione dei cambiamenti in corso dovrebbero consentire di superare la crisi e registrare un progressivo aumento degli utili.

Mercati immobiliari tra effetti ciclici e cambiamenti strutturali

Nel mercato degli immobili ad uso ufficio1, l’attività di locazione ha subito un rallentamento nel secondo trimestre, penalizzata dal lockdown. Nell’Île-de-France, la domanda si è attestata a 667.600 m², con un calo del 40% su base annua. Nelle maggiori città tedesche2, la domanda è stata pari a 1,3 mln di m², in calo del 33% su base annua. Il rallentamento è stato simile a Milano (-30%), con 160.000 m² in locazione, benché questo livello sia superiore rispetto alla media decennale. Tuttavia, questi mercati beneficiano di tassi di sfitto bassi, pari al 5,1% nell’Île-de-France, al 3,1% nelle maggiori città tedesche e al 4,2% a Milano3.

1 Fonti: Cushman & Wakefield ; Savills ; Colliers

2 Berlino, Monaco, Francoforte, Amburgo, Düsseldorf, Stoccarda e Colonia

3 Milano: tasso di sfitto esclusa la seconda corona

4 Ricavo Per Camera – Fonte: MKG a fine maggio 2020

5 In numero di camere

Il mercato degli investimenti si è mantenuto molto dinamico, a dimostrazione della massiccia liquidità e dell’attrattiva che il settore immobiliare (soprattutto il segmento degli immobili ad uso ufficio) ha sugli investitori. Durante il primo semestre sono stati investiti 5,9 mld di euro nel segmento degli immobili ad uso ufficio nell’Île-de-France (-8,6% su base annua) e 8,8 mld di euro nelle maggiori città tedesche (-1%). A Milano gli investimenti sono stati pari a 1,3 mld di euro, con un incremento del 7% su base annua.

Il segmento degli immobili residenziali in Germania non ha risentito della crisi, dimostrando pienamente la sua resilienza. Il lockdown ha condotto a una minore fluidità del mercato, aumentando la scarsità di residenze disponibili. Il canone medio è così aumentato del 2,6% su base annua, attestandosi a quota 11,3 euro per m² al mese. A Berlino, l’attuazione della nuova normativa non ha fatto altro che aumentare la carenza di residenze. I prezzi hanno pertanto continuato a salire, mettendo a segno un incremento dell’8,2% rispetto al 2019, raggiungendo la quota media di 4.850 euro per m² nella capitale. Il 6 maggio, la maggioranza dei membri della coalizione di governo (CDU/CSU e FDP), in rappresentanza del 40% del Bundestag, ha approvato l’avvio di una procedura di revisione giudiziaria del nuovo regolamento innanzi alla Corte federale di Karlsruhe.

Il segmento alberghiero è stato fortemente penalizzato da questa crisi, con la chiusura forzata delle strutture per diversi mesi e una ripresa molto lenta. In Europa, tale chiusura ha comportato un calo del 57% del Ricavo per camera disponibile (RevPar)4 dall’inizio dell’anno (-95% tra aprile e giugno).

Al culmine della crisi, solo il 22% degli alberghi5 di Covivio era aperto. Al 30 giugno 2020 il 65% delle strutture è aperto, ma i tassi di occupazione sono ancora limitati (compresi tra il 10% e il 20%), in attesa di un miglioramento a partire da luglio, grazie in particolare alla riapertura dell’Area Schengen.

Covivio: un business model diversificato, posizionato per resistere alla crisi

Con un patrimonio di 25 mld di euro (17 mld di euro di pertinenza del Gruppo) di asset in Europa e un aumento di 1,2 mld di euro (+8%), Covivio ha costruito il suo sviluppo sulla diversificazione delle attività in cui il gruppo gioca un ruolo di player di primo piano. Il modello di operatore locale che gestisce l’intera catena del valore immobiliare consente a Covivio di posizionarsi favorevolmente in caso di shock di grandi dimensioni come la crisi attuale:

– il 60% del patrimonio è composto da immobili ad uso ufficio, affittati a grandi clienti (Orange, Telecom Italia, Dassault Systèmes, Thalès, ecc.) in Francia, Italia e Germania;

– gli immobili ad uso residenziale in Germania rappresentano il 24% del patrimonio. Si trovano in posizioni centrali a Berlino, in Renania Settentrionale-Vestfalia, a Dresda, Lipsia e Amburgo;

– gli hotel (15% del portafoglio), situati nelle maggiori città europee, sono locati o gestiti direttamente da grandi operatori quali AccorInvest, IHG, B&B o NH Hotels.

Questo patrimonio viene gestito sulla base di tre pilastri strategici:

1. la posizione nel cuore delle maggiori metropoli europee, in particolare Parigi, Berlino e Milano. Pertanto, il 96% degli asset è situato a meno di 5 minuti a piedi dai mezzi di trasporto pubblico;

2. lo sviluppo, al fine di offrire immobili nuovi che combinino prestazioni energetiche e benessere e si adattino al cambio delle destinazioni d’uso. Covivio sta attualmente sviluppando in Europa progetti per uffici e residenze per 1,8 mld di euro, pre-locati al 51%;

3. l’approccio client centric che pone l’utente al centro della strategia. Covivio affianca nel lungo periodo i tenant nelle loro strategie immobiliari instaurando solidi rapporti di partnership (durata media fissa dei contratti di locazione di 7 anni). Ciò si traduce in un approccio operativo ambizioso e in una maggiore flessibilità, in particolare con l’offerta di uffici flessibili Wellio.

Una strategia CSR incentrata sulle performance ambientali e sul benessere, in risposta alle sfide della crisi sanitaria

Covivio è uno dei pionieri nel settore immobiliare in materia di impegni CSR, con una strategia basata su 4 pilastri: edilizia sostenibile, aspetti societari, sociali e di governance. Consapevole del suo impatto, il gruppo focalizza le proprie azioni sul rinnovamento del patrimonio, sulla riduzione dei consumi e delle emissioni e sulla promozione del benessere:

– l’84% degli asset di Covivio in Europa gode di una certificazione ambientale (obiettivo del 100% entro il 2025);

– Covivio è una delle poche aziende i cui obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2030Science Based Targets (SBT); 6 (-34% rispetto al 2010) sono stati approvati, già dal 2018, dall’iniziativa

– il gruppo si evolve nella sperimentazione di nuovi label incentrati sul benessere, i servizi o la connettività, come Well (Flow a Montrouge o Symbiosis a Milano), Biodivercity (230.000 m² di uffici certificati alla fine del 2019 in Francia e in Italia) o ancora Osmoz (presso la futura sede di Parigi);

– nel 2020 Covivio ha avviato con EDF l’iniziativa Air Quality Challenge, un bando per progetti innovativi europei con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria all’interno degli edifici e ridurre i consumi energetici.

6 Obiettivi che rientrano nella traiettoria di riscaldamento climatico di 2 gradi, come precisato nell’Accordo di Parigi di dicembre 2015.

7 Fonte: Colliers

Le sue performance extra-finanziarie vengono regolarmente premiate, il che fa di Covivio una delle società immobiliari europee con i migliori rating: ad esempio, il gruppo detiene lo status di Green Star dal 2012 con GRESB (votazione 80/100), ha ottenuto il rating massimo (A1+) con Sustainability Rating di Vigeo-Eiris e uno dei migliori rating del settore con ISS-ESG (B-, status Prime).

Attività del 1° semestre

Rafforzamento del segmento degli immobili ad uso ufficio in Germania con il successo dell’offerta di acquisto per Godewind Immobilien

Covivio detiene a fine giugno l’89,3% del capitale di Godewind Immobilien AG, società immobiliare specializzata nel segmento degli immobili ad uso ufficio in Germania che dispone di un patrimonio di 1,2 mld di euro (1,1 mld di euro di pertinenza del Gruppo). Il delisting della società da Deutsche Börse è avvenuto il 14 maggio. Oltre alle azioni detenute, Covivio ha concesso opzioni di vendita a un azionista, che detiene circa il 10% del capitale di Godewind.

Presente in Germania dal 2005, con un team locale di 570 persone, Covivio è storicamente attiva nel settore degli immobili ad uso residenziale, ma ha progressivamente creato anche un team per la gestione degli immobili alberghieri e ad uso ufficio. In aggiunta al suo portafoglio di immobili ad uso ufficio esistente in Germania e ai suoi progetti di sviluppo situati principalmente a Berlino, questo investimento consente di accedere a un patrimonio core di 10 immobili ad uso ufficio (290.000 m²), situati a Francoforte (40% del patrimonio), Düsseldorf (28%), Amburgo (24%) e Monaco (8%). Il mercato degli immobili ad uso ufficio in Germania gode di solidi punti di forza, con un tasso di sfitto medio del 3,1% nelle 7 principali città tedesche e un’offerta di immobili in costruzione già pre-locati al 60%7.

Negli ultimi 5 anni, Covivio si è così ampiamente rafforzata in Germania, la seconda esposizione geografica del gruppo, con il 36% del patrimonio, rispetto al 17% di inizio 2015.

Buon andamento del piano di dismissioni: 400 mln di euro di cessioni con un margine del 15%

Dall’inizio dell’anno, Covivio ha siglato nuovi accordi per 400 mln di euro di vendite, con un margine medio del 14,6% rispetto ai valori di perizia di fine 2019. La maggior parte degli accordi riguarda asset maturi, principalmente immobili ad uso ufficio, a Milano, Lione, Nancy o Nanterre. Queste vendite, negoziate e sottoscritte per il 90% dopo l’inizio del lockdown, riflettono la qualità del patrimonio di Covivio e la sua attrattività per gli investitori. Dimostrano anche l’efficacia della strategia di Covivio, che consiste nello sviluppo o nella riqualificazione di immobili situati in posizioni strategiche e locati a grandi aziende come Vinci o EDF.

In particolare, Covivio ha incrementato le vendite di asset maturi. Il Patio di Lione-Villeurbanne, ad esempio, è stato acquistato nel 2001 nell’ambito dell’acquisizione di un portafoglio EDF. Liberato nel 2011, l’immobile ad uso ufficio con una superficie di 12.760 m² è stato riqualificato e rilocato a diversi tenant alla consegna nel 2013. A Milano è stato firmato un accordo di vendita per la sede di Amundi in via Cernaia. Covivio aveva acquistato questo immobile, con una superficie di 8.300 m², nel 2002 dalla banca Intesa Sanpaolo. Dopo essere stato lasciato libero dalla banca nel 2016, l’immobile, situato tra il centro di Milano e Porta Nuova, è stato ristrutturato e pre-locato per una durata fissa di 9 anni ad Amundi, prima della consegna a fine 2017.

In totale, gli accordi di vendita relativi ad immobili maturi ad uso ufficio hanno generato una creazione di valore del 90% rispetto al prezzo di costo.

Una pipeline di sviluppo garantita

Covivio presenta una pipeline di sviluppo articolata in 41 progetti per 399.000 m² e 1,8 mld di euro, in immobili ad uso ufficio (principalmente a Parigi e Milano) e residenziali (in Germania e Francia). Il lockdown ha rallentato l’avanzamento dei lavori, causando un ritardo medio di 3 mesi sulla consegna dei progetti. Tuttavia, con un aumento dei costi inferiore all’1% previsto, si confermano gli obiettivi di redditività e remuneratività (6% di rendimento locativo medio e oltre il 30% di creazione di valore atteso). A fine giugno resta da ultimare il 50% della creazione di valore dei progetti avviati. Questa pipeline è garantita da una percentuale di pre-letting media del 51%, di cui il 75% per le consegne nei prossimi 12 mesi.

Durante il semestre Covivio ha consegnato il primo immobile del complesso The Sign a Milano. Questo immobile di 9.300 m² ospita la nuova sede italiana di Aon (già tenant di Covivio a Parigi), nel quadro di una locazione della durata fissa di 11 anni. Gli altri due immobili di The Sign, già completamente pre-locati a NTT Data, saranno consegnati nel 2021.

Un livello molto alto nella riscossione dei canoni che dimostra la solidità della base locativa

Per quanto riguarda gli immobili ad uso ufficio e residenziale, Covivio ha incassato il 96,4% dei canoni fatturati, a dimostrazione della qualità della sua base locativa. Oltre il 91% dei tenant del segmento degli immobili ad uso ufficio è rappresentato da grandi clienti partner di lunga data di Covivio.

Con riferimento agli immobili ad uso alberghiero, Covivio ha lavorato per implementare soluzioni che aiutassero i principali operatori alberghieri, di cui è partner consolidato, a superare questa crisi. Gli accordi raggiunti con 8 tenant, che rappresentano il 66% del patrimonio alberghiero locato, hanno consentito loro di preservare la liquidità grazie a canoni gratuiti o agevolazioni di pagamento, prolungando la durata fissa dei rispettivi impegni mediamente di 4 anni. Le locazioni alberghiere di Covivio mostrano quindi una durata media fissa di 14,7 anni a fine giugno 2020.

Al 30 giugno Covivio ha accantonato 7 mln di euro di perdite a un fondo crediti inesigibili, relativo principalmente (per un importo pari a 5,5 mln di euro) agli arretrati su spazi commerciali al piano terra, ristoranti e centri commerciali non strategici.

Risultati del 1° semestre 2020

Proventi delle locazioni pari a 302 mln di euro

I proventi delle locazioni del 1° semestre sono stati pari a 302 mln di euro (439 mln di euro al 100%), rispetto ai 339 mln di euro di fine giugno 2019. La performance a perimetro costante continua ad essere dinamica nel segmento degli immobili ad uso ufficio e residenziali, con un incremento dell’1,9% su base annua. La crisi ha, tuttavia, ridotto i proventi alberghieri del 51% a perimetro constante.

H1 2020, €millionRevenuesH1 2019Group shareRevenuesH1 2020100%RevenuesH1 2020Group share% changelike-for-likeGroup shareOccupancy rate%Averageleasetermfirm, in yearsFrance Offices115.1121.0105.7+1.0%95.8%4.5Italy Offices72.984.264.2+2.0%97.8%7.1Germany Offices3.327.318.4+2.8%79.0%5.1Germany Residential76.5122.578.6+2.9%98.4%n.a.SUB-TOTAL OFFICES & RESIDENTIAL267.8355.1266.9+1.9%95.5%5.4Hotels in Europe59.173.128.5-50.5%100%114.7TOTAL STRATEGIC ACTIVITIES326.9428.2295.4-7.6%96.1%7.1Non-strategic11.910.47.0-3.5%97.8%5.7TOTAL338.8438.6302.3-7.5%96.1%7.1

Per quanto riguarda gli immobili ad uso ufficio (60% del patrimonio), i canoni sono aumentati dell’1% a perimetro costante in Francia (principalmente per effetto dell’indicizzazione), del 2% in Italia (grazie all’indicizzazione e alla rinegoziazione positiva in sede di rinnovo della locazione delle Torri Garibaldi a Milano) e del 2,8% in Germania. I tassi di occupazione in Francia e in Italia si sono mantenuti elevati al 95,8% e al 97,8%. Il calo di 1 punto in media ha rispecchiato il congelamento pressoché totale del mercato delle locazioni nel semestre, pesando sulla rilocazione di quegli spazi per i quali erano previsti i rilasci. In Germania, il tasso di occupazione del 79% a fine giugno include il patrimonio di Godewind recentemente acquisito. Questo tasso tiene conto del ritiro di Wework dall’impegno di locazione relativo a Herzog-Terrassen (immobile situato nel cuore di Düsseldorf), a seguito della firma di un accordo finanziario.

Con riferimento agli immobili residenziali in Germania (24% del patrimonio), le locazioni hanno mantenuto un buon andamento al rialzo, con un aumento del 2,9% a perimetro costante. A Berlino i proventi sono aumentati del 2,3% a perimetro costante e iniziano a risentire della nuova normativa, che è stata impugnata innanzi alla corte federale di Karlsruhe. Al contempo, la dinamica delle locazioni si è mantenuta positiva in Renania Settentrionale-Vestfalia (+3,8% a perimetro costante), a Dresda e Lipsia (+3,6%) o ad Amburgo (+2,6%). Il potenziale di rinegoziazione è rimasto intatto, tra il 15% e il 25%.

Nel segmento degli immobili ad uso alberghiero (15% del patrimonio), i proventi di Covivio hanno subito in modo diretto la chiusura straordinaria delle strutture. I ricavi variabili (6,9% del patrimonio; canoni indicizzati sul fatturato, principalmente AccorInvest in Francia e hotel con contratto di management situati essenzialmente in Germania) sono diminuiti del 73% a perimetro costante.

Gli hotel nel Regno Unito (2,2% del patrimonio di Covivio) sono stati direttamente interessati dalla chiusura amministrativa che per la Gran Bretagna è durata dal 25 marzo al 4 luglio e per la Scozia fino al 15 luglio. Solo 4 hotel su 12 hanno in programma di riaprire a luglio. Questa situazione eccezionale dovrebbe attivare nel 2020 una clausola di maggiore sottoperformance inclusa nella locazione, che riduce il canone nel caso in cui la perdita dell’operatore sul portafoglio superasse un terzo del canone annuo. In considerazione di quanto accaduto ad oggi, Covivio ha deciso di non contabilizzare alcun canone per questo perimetro con riferimento al 1° semestre 2020.

Negli altri hotel in locazione (6% del patrimonio), gli accordi raggiunti con i tenant hanno consentito di limitare il calo dei proventi (-1,9%).

Rialzo del valore del patrimonio dell’1% a perimetro costante

Il patrimonio è cresciuto dell’1% a perimetro costante, trainato dalla buona tenuta degli immobili residenziali e ad uso ufficio:

– Per quanto riguarda gli immobili ad uso ufficio in Francia (35% del patrimonio), i valori di perizia hanno guadagnato l’1,4%, in particolare grazie ad un aumento del 7,8% a perimetro costante sui progetti di sviluppo.

– Con riferimento agli immobili ad uso ufficio in Italia (17% del patrimonio), gli asset milanesi (quasi il 90% degli immobili a uso ufficio italiani) sono aumentati dello 0,5% a perimetro costante. Il valore del portafoglio Telecom Italia è rimasto stabile (-0,3%).

– Relativamente agli immobili ad uso ufficio in Germania (8% del patrimonio), la valutazione del portafoglio ex-Godewind è stata superiore del 3% rispetto al prezzo di acquisto. La quota restante (270 mln di asset di pertinenza del Gruppo, principalmente situati a Berlino) ha messo a segno una crescita del 2,6% a perimetro costante.

– Gli immobili residenziali in Germania (24% del patrimonio) hanno beneficiato del continuo aumento dei prezzi in un contesto di carenza di residenze. Il valore è pertanto cresciuto del 4,2% a perimetro costante, di cui il 2,2% a Berlino nonostante la nuova normativa. Nelle altre regioni (Renania Settentrionale-Vestfalia, Amburgo, Dresda e Lipsia), gli asset hanno guadagnato dal 6% al 7% a perimetro costante. Questa valutazione complessiva del patrimonio risulta essere alquanto diversa dalla valutazione dei singoli asset. A titolo esemplificativo, nel 1° semestre Covivio ha venduto appartamenti per 19 mln di euro l’uno, con un margine medio dell’81%.

– Nel segmento degli immobili ad uso alberghiero, grazie ai buoni fondamentali e agli accordi di locazione raggiunti, il valore di perizia del patrimonio alberghiero ha tenuto bene a fine giugno, diminuendo del 3,1% a perimetro costante.

Un profilo finanziario garantito

Durante il semestre il profilo finanziario di Covivio ha continuato a rafforzarsi grazie:

– all’aumento di capitale di 343 mln di euro derivante dall’opzione per il pagamento del dividendo in azioni (adottata dall’82,3% del capitale);

– e all’emissione di obbligazioni decennali con tasso dell’1,625% per un importo complessivo di 500 mln di euro, che ha ottenuto sottoscrizioni in eccesso per quasi 5 volte e che sarà utilizzata per rifinanziare parte del debito esistente prorogandone la scadenza.

Con un LTV del 41,1%, prossimo alla politica di leverage inferiore al 40%, Covivio beneficia di un debito diversificato (37% in prestiti obbligazionari, 46% in crediti ipotecari e 17% in crediti corporate), di lungo termine

 (scadenza a 6,1 anni) e coperto per l’82%. L’ICR è pari a 6,1x, con un tasso medio di indebitamento dell’1,31% (rispetto all’1,55% di fine 2019). Covivio può contare anche su un’abbondante liquidità, con 2,0 mld di euro in liquidità o strumenti equivalenti a fine giugno. Tutti questi elementi hanno contribuito alla conferma, lo scorso maggio, del rating di Covivio da parte di S&P a BBB+, outlook stabile.

EPRA Earnings: 192,4 mln di euro rispetto a 219,7 mln di euro a fine giugno 2019

Penalizzato dal calo dei proventi del segmento alberghiero per 32 mln di euro nel semestre e nonostante l’aumento dei proventi del segmento degli immobili residenziali e il miglioramento del costo dell’indebitamento, l’EPRA Earnings si è ridotto di 27 mln di euro su base annua, per attestarsi a quota 192,4 mln di euro a fine giugno 2020. L’EPRA Earnings per azione ha chiuso il semestre a quota 2,17 euro rispetto ai 2,63 euro del primo semestre 2019. L’utile netto ammonta a 194,2 milioni di euro.

NAV EPRA: 9,4 mld di euro e 99,8 euro per azione

Il NAV EPRA è salito di 188 mln di euro in sei mesi, toccando quota 9,4 mld di euro, principalmente grazie all’aumento dei valori di perizia (NAV triplo netto di 8,4 mld di euro, stabile per via dell’impatto del fair value degli strumenti di copertura e del debito a tasso fisso). Il NAV EPRA per azione si è attestato a 99,8 euro, rispetto ai 105,8 euro di fine 2019 (NAV triplo netto di 89 euro rispetto ai 95,7 euro), a seguito dell’emissione di azioni per il pagamento del dividendo in azioni, scelto dall’82,3% del capitale. Gli azionisti hanno pertanto potuto aumentare la loro partecipazione al capitale di Covivio al prezzo di 47,8 euro, che equivale a un guadagno del 34% sulla base della quotazione di borsa del 20 luglio. Su base annua il NAV EPRA per azione è rimasto pressoché stabile (-0,8%).

Prospettive

2020: Obiettivo per EPRA Earnings di circa 380 mln di euro

Il segmento degli immobili residenziali e ad uso ufficio (84% del patrimonio) dovrebbe mantenere un andamento positivo nel secondo semestre. Relativamente al segmento degli immobili ad uso alberghiero (15% del patrimonio) il gruppo non prevede alcun miglioramento dei risultati, viste le forti incertezze. In questo contesto, Covivio si prefigge un nuovo obiettivo di EPRA Earnings di circa 380 mln di euro nel 2020 (ovvero 4,15 euro per azione). La diminuzione di circa 100 mln di euro rispetto all’obiettivo comunicato a febbraio 2020 si spiega con l’impatto che l’attuale crisi ha principalmente:

– sull’attività alberghiera, per circa il 70%;

– sul rialzo degli arretrati soprattutto per gli spazi commerciali (10%);

– sul leggero rialzo del tasso di sfitto degli immobili ad uso ufficio (10%);

– e sul differimento delle operazioni di sviluppo (10%).

Nel medio termine, Covivio dispone dei punti di forza necessari per affiancare i cambiamenti in atto nel settore immobiliare

I fondamentali della società dovrebbero consentire a Covivio di superare la crisi e registrare un progressivo aumento degli utili. L’accelerazione dei cambiamenti in corso nel settore immobiliare rende ancora più rilevante la nostra ragion d’essere “Creare benessere e rapporti sostenibili”. Constatiamo un crescente bisogno di immobili perfettamente collegati alla città, vettori di benessere, efficienti e flessibili. Grazie alla qualità del suo patrimonio e al solido approccio client centric, Covivio dispone dei punti di forza necessari per affiancare gli sviluppi attuali e futuri.

La crisi ha confermato la resilienza del segmento degli immobili residenziali. Forte delle sue storiche competenze in questo segmento in Francia e in Germania e delle sue solide capacità di sviluppo, Covivio ha costituito nel 2018 un team francese incaricato di trasformare gli immobili ad uso ufficio in residenze destinate alla vendita. Una pipeline di 130.000 m² e 465 mln di euro di costo è stata individuata nella regione Grand Paris, a Bordeaux, Nantes e Nizza. Tre progetti, per 44 mln di euro e 12.300 m², sono stati avviati a Meudon, Saint-

Germain-Lès-Corbeil e Raincy. Interamente precommercializzati con accesso libero o come alloggi sociali, saranno consegnati alla fine del 2021 e all’inizio del 2022.

Gli uffici rappresentano un pilastro strategico della vita aziendale e in quanto tali devono essere perfettamente accessibili, digital friendly e dotati di servizi. Oltre al regolare programma di cessione che riguarda la totalità delle sue asset class, Covivio prevede di mantenere un ritmo elevato di vendite di immobili maturi ad uso ufficio con un obiettivo di 400 mln di euro di nuovi accordi nei prossimi 12 mesi. Questa rotazione attiva finanzierà i suoi programmi di sviluppo di nuovi immobili ad uso ufficio perfettamente adattati alle esigenze degli utenti.

Il segmento degli immobili ad uso alberghiero gode di fondamentali solidi, che ci rendono fiduciosi nelle sue capacità di rimbalzo a medio termine. Da quel momento Covivio realizzerà come previsto l’acquisizione, per 248 mln di euro (di pertinenza del Gruppo), di 8 hotel di fascia alta situati nel cuore di alcune delle città più visitate d’Europa, ossia Nizza, Roma, Firenze, Venezia, Praga e Budapest.

Il cambio delle destinazioni d’uso consolida la strategia digitale e di dotazione di servizi avviata nel 2018, in particolare attraverso l’intensificazione delle aperture di spazi ad uso ufficio flessibili Wellio. Oltre alle 5 sedi già aperte a Parigi (3), Bordeaux e Marsiglia per 15.200 m², 4 sedi apriranno entro il 2022 nel centro di Parigi (5° e 17° arrondissement), Lione e Milano, per 19.500 m². Gli spazi di Milano Via Dante, la cui apertura è prevista per la fine di agosto, sono già precommercializzati per oltre il 50%.

Fonte : Company