DAL NOSTRO  INVIATO AL MIPIM  DI  CANNES : Uberto Visconti di Massino  in conversazione  esclusiva con Roberto Dipiazza , Sindaco di Trieste

Da  Porto Vecchio a Progetto Porto Vivo

Trieste ha  partecipato  per la  prima  volta  alla  principale Fiera  del  real  estate  internazionale in corso a  Cannes,  per  presentare  agli  investitori  il   progetto  di  riconversione  del  Porto Vecchio.

La  delegazione  era  capitanata  dal  Sindaco del capoluogo giuliano Roberto Dipiazza, che ho  incontrato  per  una  conversazione in   esclusiva .

L’atto formale dello sviluppo del Porto Antico in Porto Vivo ebbe luogo sette anni fa ,  inizia  a  spiegare  Dipiazza,  quando l’area fu sdemanializzata (era del demanio marittimo). Il Sindaco racconta come l’operazione amministrativa fu guidata e portata  termine con successo da Debora Serracchiani (PD, presidente della regione Friuli Venezia Giulia nel mandato 2013 – 2018), assieme al senatore Francesco Russo (PD, XVII legislatura, e antagonista dell’attuale Sindaco nelle elezioni del 2021).

L’operazione era auspicata da tempo,  dato che per decine di anni il Porto Vecchio (costruito dagli Austriaci tra il il1868 e il 1887 per sostituire il vecchio porto teresiano)  era   rimasto  inutilizzato, oggetto di spese di consolidamento, sicurezza e vittima di degrado costante.

Un luogo per certi versi molto evocativo, come per il celebre Magazzino 18 che contiene i mobili, oggetti, giocattoli, vestiti di molti dei 350 mila esuli istriani che erano rientrati in Italia dopo il 1947 senza più casa o Patria e che avevano  lasciato in questo deposito parte della loro quotidianità, prima di ripartire, catalogata con cartellini “Servizio Esodo”.

Ebbene,  nell’ambito della nuova riqualificazione queste testimonianze troveranno spazio nel magazzino 26 all’interno del più ampio “Museo della Civiltà Istriana, Fiumana e Dalmata”. Il museo, 38 mila mq, appaltato ad una ditta di Terni, ha ricevuto un finanziamento di 33 milioni di Euro.

L’operazione di riqualificazione Porto Vivo è eccezionale per dimensioni :  65 ettari, 35 magazzini di circa 40 mila mq l’uno. Per poter affrontare lo sviluppo il Sindaco ( al suo quarto  mandato con scadenza 2027)  ha studiato le operazioni di Puerto Madero (Buenos Ayres) e delle aree portuali di Barcellona e Amburgo (HafenCity Hamburg).

Dopo la restituzione al Comune, il Porto Antico è stato oggetto di Variante urbanistica a cura degli uffici comunali e con il contributo  – per il Masterplan  – del famoso architetto  tedesco/milanese  Andreas Kipar ( a  capo della  società  specializzata  Land), e che ha avuto come linea guida il mantenere in  proprietà le infrastrutture e gli spazi pubblici pur affidando la gestione e manutenzione al “supercondominio” che sarà costituito tra gli acquirenti dei singoli lotti. 

Le destinazioni autorizzate sono residenziale (10%), terziaria, ricettiva e commerciale ;  è esclusa la grande distribuzione organizzata, afferma  il Sindaco.  

Le fasi di realizzazione hanno visto in primo luogo la ristrutturazione del magazzino di 9 mila mq trasformato in Centro Congressi, da un consorzio partecipato per la gestione al 70% da Generali SPA.

Il secondo intervento è la realizzazione di un parcheggio coperto multipiano nel magazzino più prossimo al centro e alla stazione centrale ferroviaria: il magazzino 2°,  che servirà anche le centinaia di migliaia di turisti che in numero sempre maggiore visitano Trieste. I 500 mila turisti giunti con le navi di crociera nel 2022, e che prima sbarcavano a Venezia, si ritiene possano diventare 750 mila nel 2023., auspica Dipiazza.

La crescita dei flussi però riguarda anche le nuove residenze generate da trasferimenti di cui la capitale regionale giuliana è in testa alle classifiche italiane da sette anni consecutivi.

Per questo, il progetto Porto Vivo prevede l’operazione di spostamento  delle 12 sedi regionali cittadine di altrettanti palazzi nel centro e semicentro in quattro  magazzini del Porto, con il trasferimento di 975 dipendenti e la conseguente liberazione di palazzi per un totale di oltre 20 mila  mq , che verranno trasformati in abitazioni per i nuovi residenti. 

La Regione inoltre andrà a realizzare un incubatore di imprese alla base di uno dei quattro edifici: nel magazzino,  21 7.000 mq di superfici commerciali saranno accessibili a professionisti e startup, in linea con la vocazione regionale all’innovazione che ha visto nascere e prosperare  negli anni  l’ Area Science Park e il Sincrotrone, entrambi non lontani da Trieste.

Come già noto ,  continua il Sindaco, lo sviluppo del Porto è operato da un consorzio chiamato Ursus (acronimo di sostenibilità urbana che inoltre porta il nome di  una bella antica e possente gru presente del porto) partecipato da Comune e Regione e guidata dal direttore comunale di Territorio, Ambiente, Lavori Pubblici e Patrimonio :  Giulio Bernetti.

La macchina pubblica locale così costituita è stata in grado di attrarre finanziamenti pubblici (anche dal PNRR) per 19 milioni di Euro per il viale verde, o “Parco Lineare di Trieste” progettato dall’architetto Alfonso Femia, vera spina dorsale dell’intero progetto, accessibile solo ai pedoni, che collegherà il centro cittadino al  quartiere Barcola, sentendo così permeabile l’intero Porto Vivo.

Un altro finanziamento PNRR è stato quello per un importo di 62 milioni di Euro per la realizzazione della cabinovia che da Porto Vivo (sopra il Parco Lineare), condurrà alle prime colline del Carso, prospiciente la città. Anche questo capitolo di finanziamento fa parte dei progetti che ha reso Trieste prima in Italia per capacità di attrazione dei finanziamenti PNRR nel 2021 / 22, racconta con orgoglio il Sindaco Dipiazza.

Porto Vivo è presente a Mipim 2023 per offrire e le potenzialità di investimento e sviluppo nei settori immobiliari citati , ora che l’Agenzia delle Entrate ha finalmente espresso i valori di evidenza pubblica ; e si possono ricevere offerte da mettere all’asta. La vetrina di Cannes è dunque  utile per ampliare il parterre di investitori internazionali ,  oltre agli Italiani e  agli Austriaci,  questi già attivi  in misura notevole a Trieste.

Roberto Dipiazza è riuscito ad avviare e quindi a presentare in sede  MIPIM  un’operazione che lui stesso auspica accada più spesso: la cessione dello Stato di aree altrimenti inutilizzate e quindi sottratte all’interesse collettivo.

Il Porto Vecchio, che io visitai con un grande sviluppatore internazionale nel 2006,  è rimasto un vuoto urbano per tutti questi anni, forse avrebbe potuto tornare a “vivere” anche prima.

Speriamo sia la  volta  buona : Trieste è  una  città  meravigliosa, e se  lo merita.   

Uberto Visconti di Massino.

Nella  foto, Uberto Visconti di Massino  ( a  sinistra)  con il Sindaco  Roberto Dipiazza