Eurozona, nuovo tonfo per il mercato dell’auto

In novembre le immatricolazioni sono state 684.631 con un calo del 14,1%. Il dato di novembre fa registrare un peggioramento rispetto alla media dei primi 11 mesi dell’anno in cui il calo era stato del 10,6%. Questi risultati sono in netto contrasto con quanto avviene nel resto del mondo in cui il bilancio 2012 è decisamente positivo con crescite, nel consuntivo a fine ottobre, del 36,1% in Giappone, del 13,9% negli Stati Uniti, del 13% in Russia, dell’11,6% in India, del 7,3% in Brasile e del 3,6% in Cina. I dati sull’eurozona emergono da una rielaborazione del Centro Studi Promotor GL events sulle statistiche diffuse oggi dall’Acea da cui risulta che, come nel resto del mondo, nei paesi dell’area UE27+EFTA che non adottano l’euro, le immatricolazioni sono in crescita (+1,5% in novembre e +2,8% da gennaio a novembre), ma l’intera area UE27+EFTA va in rosso (-10,1% in novembre e -7,2% da gennaio a novembre) per l’andamento negativo dell’eurozona.
Secondo il Centro Studi Promotor GL events la politica del rigore senza crescita imposta ai paesi dell’euro penalizza pesantemente, oltre all’economia, anche le vendite di auto. Limitandosi ai mercati maggiori, all’interno dell’eurozona, particolarmente negativa è la situazione dell’Italia. In novembre il nostro mercato accusa un calo del -20,1%, mentre anche il consuntivo dei primi undici mesi chiude in rosso con un calo del 19,7%. Pesanti pure le situazioni del mercato francese (-19,2% in novembre e -13,8% da gennaio a novembre ) e di quello spagnolo (-20,3% in novembre e -12,6% da gennaio a novembre). Decisamente preoccupante poi la situazione della Germania in cui, dopo un primo semestre fiacco, il quadro è peggiorato e il consuntivo dei primi undici mesi accusa un calo dell’1,7% con una chiara tendenza negativa. Anche la Germania, come emerge anche dai dati sulla congiuntura economica (produzione industriale in ottobre in calo dell’1,4% nell’eurozona e del 2,4% in Germania), sta quindi risentendo del contagio delle politiche di austerity senza crescita imposte a Italia, Grecia, Spagna e Portogallo e vi è il concreto rischio che il contagio si estenda a tutta l’area Euro e all’intera economia mondiale.
Tornando al mercato italiano, per l’intero 2012 si prevede un volume di immatricolazioni leggermente inferiore a 1.400.000: un dato che riporta le vendite di autovetture sui livelli del 1979 cioè di 33 anni fa. Le previsioni per il 2013 sono estremamente caute. Il Centro Studi Promotor GL events non esclude la possibilità di una moderata ripresa nella seconda metà dell’anno. L’inversione di tendenza appare tuttavia strettamente legata al fatto che alla politica di austerità si affianchi una politica per lo sviluppo che sia credibile e in grado di produrre effetti anche nel breve termine. Decisivo per il Centro Studi Promotor GL events è anche il fatto che dall’ormai imminente consultazione elettorale scaturisca un quadro in grado di ridare fiducia sia alle imprese che ai consumatori.  (Fonte: CS del Centro Studi Promotor)