Lo scorso 20 febbraio si era tenuta a Milano la roundtable “Italy+” organizzata da PKF hotelexperts – leader nei servizi di consulenza per il settore hospitality. Di seguito gli highlight dell’evento, con la speranza il virus e il panico da esso provocato scompaiano e tutto ritorni come anticipato…
“L’attrazione del Sud Europa e in particolare dell’Italia per gli investimenti immobiliari-alberghieri è confermata, sia per quest’anno che per un arco temporale triennale, e accanto alle classiche città d’arte si stanno valutando opportunità in destinazioni alternative come Trieste, Bergamo, Lecce, Napoli e Torino”. E’ un primo commento di Giorgio Bianchi, Managing Partner – Head of Italy di PKF hotelexperts, società di consulenza nel settore real estate, sul trend degli investimenti nel settore hospitality.
Un altro aspetto emerso riguarda la provenienza degli investitori: “Ci saranno meno investitori mediorientali, attualmente impegnati in progetti di sviluppo nella loro regione, e più europei, in particolare family offices”, ha sottolineato il manager.
PKF ha censito 1.119 hotel per circa 200 mila camere, in buona parte collegate con brand e catene. Da questa valutazione di massima si evidenzia un centinaio di strutture in pipeline per quasi 18 mila camere che verranno ultimate nei prossimi mesi. A Milano ci sono almeno 13 strutture in via di realizzazione. Sull’aspetto contrattuale, un fattore emerso è la progressione delle forme di lease, che sta riprendendo quota in un contesto di maggiore flessibilità rispetto al passato.
Un’analisi elaborata dalla società Str – ed illustrata nel corso della tavola rotonda – ha fatto emergere che nel 2019 le città italiane che hanno visto aumentare di più il Revpar sono state Udine (+9%), Milano (+8%), Lecce (+7%), Napoli (+6%), Venezia, Bologna e Firenze con un +5% ciascuno e Torino con un +4%.
Milano ha incrementato di quasi 3 punti percentuali il tasso di occupazione, attestatosi al 73,4%, con un Adr (avarage daily room) di 148,75 euro (+5,3%) e un Revpar a quota 109,17 (+8,4%). Il capoluogo lombardo, grazie all’evento olimpico invernale in programma nel 2026, ma anche Roma e alcune città secondarie, assisteranno a un rinnovamento del portafoglio alberghiero, in particolare con azioni di riconversione.
Altri aspetti chiave emersi riguardano il tema della concorrenza, che sarà più aggressiva sui segmenti upscale e upper upscale, mentre i concept più innovativi saranno legati alla categoria economy.
“Il sentiment generale degli stakeholder – dichiara Bianchi – è che i segmenti dove si assisterà alla crescita maggiore riguardano gli aparthotel, i serviced apartment, gli studentati e il ramo del senior & assisted living”. Se i partecipanti alla tavola rotonda confidano nel buon andamento dei rendimenti, mostrano invece segni di apprensione per quanto riguarda la progressione dei costi.
Gli investitori hanno messo in evidenza alcuni fattori critici: per quanto riguarda i costi operativi, per il prossimo biennio sono attesi incrementi nel costo del lavoro, nella tassazione e nelle forniture. Sul fronte dello sviluppo, invece, i timori per i prossimi 12-24 mesi sono legati ai possibili rincari dei costi dei terreni e delle costruzioni, ai maggiori oneri per permessi o tasse e all’aumento delle spese per la voce architettura e design.
L’appuntamento milanese si inserisce in un programma di roundtable che PKF organizza a livello internazionale lungo tutto l’arco dell’anno in varie località. L’obiettivo è monitorare l’evoluzione dei rispettivi mercati.
In Italia è riconfermato l’appuntamento con la settima edizione di hotel & tourism forum, che avrà luogo a Milano, in concomitanza con il Salone del Mobile di Milano. La conferenza incentrata su hospitality, investimenti e design inaugurerà la Design Week nella cornice “unconventional” del Fuori Salone Lambrate di Spazio Ventura.
Fonte : PKF