Immobiliare per la logistica: le forze che governano l’offerta, secondo Prologis

“Questo rapporto speciale mostra che le barriere alla nuova offerta in Europa sono notevoli e aumentano in un contesto di robustezza della domanda. Queste difficili circostanze di mercato rappresentano un’opportunità per le società di sviluppo che danno la priorità all’offerta di valore aggiunto attraverso, ad esempio, le soluzioni per la manodopera orientate al futuro e all’ESG”. Dirk Sosef, Vice Presidente per la Ricerca e Strategia.

Le barriere all’offerta di beni immobiliari logistici sono notevoli e in crescita. Si prevede che nei prossimi dieci anni nella maggior parte delle aeree in Europa gli immobili finiti saranno inferiori alla domanda. L’ultima ricerca di Prologis identifica importanti barriere geografiche, economiche e politiche all’offerta di nuovi immobili.

La scarsità dei terreni rappresenterà una tra le più importanti sfide, soprattutto nei più grandi centri di consumo come Londra e Parigi, e mentre i costi di sostituzione continuano a salire, l’urbanizzazione stimola la concorrenza tra i fornitori di beni immobiliari. Nel primo trimestre 2021 si stima che i costi di sostituzione in Europa siano aumentati dell’8-10% rispetto all’anno precedente. Il costo dei terreni è aumentato di circa il 10-15% e sui principali mercati dell’Europa occidentale il valore dei terreni principali è salito tra il 50 e il 100% negli ultimi 12-18 mesi.

Le procedure per l’ottenimento delle concessioni e dei permessi sono già diventate più complesse e sono più dispendiose e lunghe che mai. Solo in Europa, Prologis Research ha calcolato che i tempi di esecuzione per lo sviluppo di progetti che necessitano di una riclassificazione urbanistica sono circa il doppio di quelli di progetti già situati su terreni industriali.

Dati proprietari indicano anche che i requisiti e i costi di costruzione continueranno ad aumentare. Le preoccupazioni riguardanti la manodopera permangono e sottolineano la necessità di migliorare gli impianti concentrandosi sul benessere dei lavoratori, ad esempio attraverso standard come il WELL.

 
In futuro

In un contesto in cui il valore crescente di edifici ben situati e ben progettati giustificherà soluzioni immobiliari più “creative”, i cambiamenti strutturali nel settore dello sviluppo immobiliare per la logistica continueranno probabilmente a limitare la quantità di nuova offerta volta a rispondere ai bisogni futuri dei clienti in materia di supply chain.

In quest’ottica lo sviluppo di grandi costruzioni e i vantaggi che ne derivano, l’innovazione e la capacità di far progredire gli obiettivi di sostenibilità continueranno ad essere fattori di differenziazione per le proprietà logistiche.

 
Punti chiave della ricerca


·       Le principali barriere alla nuova offerta sono di natura geografica, economica e politica

·       I requisiti di costruzione aumentano e con essi anche i costi

·       Le differenze tra le proprietà si ampliano e provocano un incremento degli affitti

·       L’importanza della scelta del luogo rallenta l’obsolescenza funzionale vicino ai consumatori finali

·       La mancanza di talenti nella logistica può limitare lo sviluppo nelle zone dove i terreni sono disponibili

·       Gli edifici devono adattarsi alle esigenze di quanti vi lavorano

·       Le caratteristiche di progettazione degli edifici devono adattarsi alle nuove tecnologie

·       Le caratteristiche ESG sono un fattore di differenziazione emergente e offrono un valore aggiunto comprovato

·       Le differenze tra le proprietà si accentuano

Fonte : Company