In.tech nel progetto di riqualificazione del Corviale a Roma

In.tech, società specializzata  nella costruzione e ristrutturazione di patrimoni immobiliari, ha dato il via al cantiere per le attività di riqualificazione del quartiere Corviale a Roma, alla presenza del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, dell’Assessore alle Politiche Abitative della Regione Lazio Massimiliano Valeriani e del Direttore Generale dell’Ater Andrea Napoletano con i vertici dei rispettivi Enti.

 

Il Corviale è il complesso architettonico situato nella periferia a nord ovest della Capitale, conosciuto anche come il “Serpentone”: una struttura di quasi 1 km di lunghezza, realizzata negli anni ’70, che nel corso del tempo si è trasformato nel simbolo del degrado periferico della Capitale.

In.tech è stata coinvolta in questo grande progetto all’interno del Piano di riqualificazione delle periferie romane, che prevede, oltre a una ristrutturazione con modifiche delle divisioni degli spazi, anche l’inserimento di verde e giardini, con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita dei residenti.

Sono in programma una serie di interventi per una cifra complessiva di 21 milioni di euro, quasi interamente a carico della Regione. In particolare gli interventi riguardano:

1) La rinascita del 4° Piano. Con 10,5 milioni di Euro sarà ristrutturato completamente il quarto piano, con l’abbattimento delle case abusive e la ricostruzione di 103 nuovi appartamenti. È stato concordato un piano di turnazione dei residenti che verranno gradualmente trasferiti in altri alloggi ATER, fino al completamento dei lavori, tra 5 anni.  Questa porzione di progetto di riqualificazione è a cura dell’arch. Guendalina Salimei.

2) “Rigenerare Corviale”. Con oltre 11 milioni di Euro regionali si entra nella fase realizzativa del progetto di rigenerazione che ha vinto il concorso internazionale lanciato dalla Regione Lazio. L’obiettivo è quello di migliorare l’accessibilità all’edificio e la vivibilità e la sicurezza dei percorsi interni e degli spazi comuni.

Fonte : Company