L’ITALIA IN 10 SELFIE 2023: il Rapporto ( un’economia a misura d’uomo per affrontare il futuro ) presentato a Roma  da Fondazione  Symbola 

L’Italia dei 10 selfie 2023 fotografa come ogni anno, attraverso dati selezionati dai principali rapporti della Fondazione Symbola e da quelli di una rete di partner associativi , dieci punti di forza del nostro Paese. Il dossier è realizzato in collaborazione con Unioncamere ed Assocamerestero, con il Patrocinio del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del ministero delle Imprese e del Made in Italy e molti partner. Il report è già stato tradotto in sette lingue (inglese, francese, spagnolo, tedesco, cinese, giapponese, arabo) e distribuito a livello internazionale dalla rete delle ambasciate italiane all’estero e dalla rete delle camere di commercio estere che amplificheranno nei paesi di riferimento i contenuti del lavoro.  

I 10 Selfie sono stati presentati oggi da Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola; Mauro Battocchi, Vice Direttore Generale del Sistema Paese, Ministero degli Affari Esteri; Domenico Mauriello, segretario generale Assocamerestero.

“Non si capisce l’Italia e l’andamento della sua economia, la forza del made in Italy, che talvolta sorprende se, oltre a vedere i suoi difetti, non se ne colgono i suoi punti di forza. Il nostro Paese – dichiara Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola – dà il meglio di sé quando incrocia i suoi cromosomi antichi con un modo tutto italiano di fare economia: che tiene insieme innovazione e tradizione, coesione sociale, nuove tecnologie e bellezza, capacità di parlare al mondo senza perdere legami con territori e comunità, sostenibilità flessibilità produttiva, competitività. I 10 selfie sono un racconto che vuole essere un promemoria e un’agenda. C’è molto da fare ma da qui possiamo partire per affrontare non solo i nostri mali antichi ma il futuro e le sfide che ci pone. Possiamo farlo dentro la missione che si è data l’Europa con il Next Generation EU, per rispondere alle crisi tenendo insieme coesione, transizione verde, digitale. Dobbiamo farlo rafforzando nel mondo un percorso di cooperazione e di pace oggi indebolito. Per costruire insieme, senza lasciare indietro nessuno, senza lasciare solo nessuno, un mondo più sicuro, civile, gentile come è scritto nel manifesto di Assisi”.

Nel suo intervento il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha detto: “Non solo il più rinomato Made in Italy: le eccellenze meno note restituiscono al mondo l’immagine di un’Italia poliedrica, ricca degli 8000 comuni, dei distretti industriali, delle camere di commercio, delle piccole imprese competitive a livello globale. È un modello di capitalismo diffuso e partecipativo capace di esprimere leadership in una pluralità di settori. L’Italia presidia oltre 3000 nicchie di prodotti: quella che un tempo era percepita come un’anomalia del sistema produttivo fatto di piccole e medie imprese ora sta diventando un modello a livello internazionale, innovativo e sostenibile. Il cambio di nome del ministero è la prima mission che si concretizzerà ancora di più con il disegno di legge quadro sul Made in Italy che nei giorni prossimi porterò al Consiglio dei Ministri”.

Pochi sanno che:

  • L’Italia è il Paese europeo con il più alto tasso di riciclo sul totale dei rifiuti speciali e urbani (83,4%), un valore superiore alla media europea (53,8%) e a quello di Germania (70%), Francia (64,5%) e Spagna (65,3%). Un risultato che determina una riduzione annuale delle emissioni pari a 23 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e a 63 milioni di tonnellate equivalenti di CO2
  • Siamo leader nella produttività nell’uso delle materie prime con un punteggio di 274 punti su 300, un dato superiore alla media UE (147 punti) e a quello di Germania (167), Francia (162), Spagna (131)
  • È italiano il più grande operatore al mondo nelle rinnovabili. L’ENEL infatti è la prima società elettrica privata per capacità gestita
  • 531.000 imprese italiane hanno investito negli ultimi cinque anni in prodotti e tecnologie green. Sono quelle che innovano di più, esportano di più, producono più posti di lavoro
  • L’Italia è il primo esportatore in UE e il secondo al mondo, dopo la Cina (€347 mld), di prodotti del Tessile, Moda e Accessorio (TMA), con un valore dell’export pari a € 66,6 miliardi
  • Siamo primi in Europa per fatturato nel settore del design con € 4,15 miliardi (19,9% sul totale UE)
  • Siamo primi al mondo per saldo della bilancia commerciale nel settore della cantieristica nautica: un valore pari a 3,1 miliardi con circa il 50% degli ordini per gli yacht
  • L’Italia conferma nel 2021 la leadership mondiale nella produzione di vino (50,2 mln hl), precedendo Francia (37,6) e Spagna (35,3)
  • L’Italia è prima al mondo per valore dell’export di apparecchi e dispositivi professionali per la preparazione di bevande calde, a cominciare dal caffè, o per la cottura o il riscaldamento degli alimenti
  • Siamo i primi esportatori al mondo di apparecchi a raggi ultravioletti o infrarossi per utilizzo medico-chirurgico
  • L’Italia è primaper saldo di prodotti sportivi tra i grandi paesi UE e leader nell’export di abbigliamento da neve

Fonte :   Fondazione Symbola