Milano , l’ alta gastronomia Peck apre a CityLife Shopping District, con un progetto architettonico di Vudafieri e Saverino Partners

Peck rinnova e amplia la propria relazione con il pubblico milanese, inaugurando un nuovo spazio in CityLife: gastronomia, ristorante, enoteca, cocktail bar. Lo studio Vudafieri-Saverino Partners ha curato il progetto in ogni sua fase: dal concept al design degli ambienti, seguendo anche l’ingegnerizzazione degli arredi.

L’obiettivo è stato quello di realizzare uno spazio ricco di elementi simbolici per ricucire l’identità storica di Peck con la sua dimensione più contemporanea e moderna. Un ponte tra la tradizione dell’alta gastronomia e la nuova città.

Peck CityLife sorge in un padiglione di 300 mq dalle forme organiche. Non solo uno scrigno di sapori, tradizione e savoir-faire, ma anche un luogo di atmosfera dove il cibo è un ingrediente di una più ampia esperienza. Il design degli interni è stato articolato in modo da garantire una continuità narrativa nelle diverse aree, creando una relazione fluida tra gastronomia, ristorante, enoteca e cocktail bar.

Lo spazio rende omaggio alla Milano del dopoguerra e del miracolo economico, quella Milano dentro cui il mito di Peck si è affermato. Il pavimento richiama la pietra milanese storica, il ceppo di Gré delle cave del Lago d’Iseo; il controsoffitto del ristorante, a losanghe di legno, cita Villa Necchi Campiglio di Portaluppi; i montanti che reggono le mensole rievocano la Torre Velasca di BBPR, mentre per le sedute è stato scelto Gio Ponti: eleganza ed essenzialità.

Il grande banco di gastronomia accoglie il visitatore all’ingresso. Disegnato per offrire prestazioni tecniche, funzionali ed estetiche, introduce anche una nuova possibilità: mangiare direttamente seduti al bancone. I tavoli ripiegabili accanto al banco permettono di avere una visione privilegiata della qualità del prodotto e, al contempo, di vivere un’esperienza nuova e coinvolgente.

I tavoli a scomparsa rendono inoltre versatile e multiforme lo spazio, consentendo di aumentare i coperti disponibili (70 in totale, di cui 50 al ristorante/gastronomia e 20 nell’enoteca cocktail bar).

Il ristorante è uno spazio allungato, nel quale gli specchi amplificano la profondità delle pareti espositive. Per accentuare la sensazione di intimità l’ambiente è ribassato grazie a un soffitto in legno sospeso a maglia romboidale. Il tema delle losanghe caratterizza anche i motivi decorativi dei tavoli mobili, sempre in rapporto con la tradizione architettonica milanese.

Nell’enoteca il senso di verticalità è accentuato delle lesene nere che ritmano sia l’arredo che la boiserie del banco bar. I display espositivi in vetrina sono stati progettati per evitare la chiusura totale, favorendo la permeabilità allo sguardo.

Il banco della cocktail station è rivestito da piastrelle in gres dipinte a mano con un disegno realizzato appositamente per Peck, ripreso da una fotografia storica degli anni ‘50. Il top è in rame così come il grande specchio appeso sulla parete retrostante.

Alla sera il volume si illumina come una lanterna, accendendo lo sguardo sulle atmosfere del ristorante che trova intimità nella luce puntuale.

 

 

photo Santi Caleca

photo courtesy Peck

Fonte : Company