Milano, parte AREXPO : presentato oggi il Masterplan per il sito ex Expo 2015 . Determinatezza, sinergie , miliardi e tanto verde per il City Quarter del futuro

Di Paola  G. Lunghini

 

Basta  lamentazioni per  la  perdita  dell’ EMA  a  Milano.  La  vera  EMA  l’ abbiamo  qui a  Arexpo.

Così, simpaticamente,  Maurizio Martina, Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ,ha  stamane chiuso i lavori  dell’ affollatissimo  Convegno –  presso l’ Auditorium della  “  Cascina  Triulza” , all’ interno del  sito  ex  Expo  2015 –   organizzato  per  presentare la proposta  di Masterplan  del “  Parco della  Scienza,  del Sapere  e  dell’ Innovazione”  che  sta  sorgendo   sull’ area  che  aveva  ospitato l’ Esposizione  Universale di Milano.

Dopo un  sobrio saluto di  apertura  da  parte di  Giovanni Azzone, Presidente  di Arexpo spa , i particolari dell’ immenso progetto  sono stati illustrati dal Tavolo  di esperti e  amministratori  che,  in partnership  pubblico-privata, si sono assunti il compito  di  portare a  compimento questa  grande  e  miliardaria  sfida.

« La presentazione del progetto vincitore della gara per il disegno del Masterplan e per lo sviluppo di parte dell’area su cui è svolta l’Esposizione universale del 2015 segna un passaggio molto importante per la realizzazione di un grande parco della Scienza, del Sapere e dell’Innovazione di livello internazionale,  unico in Italia» ha  affermato  l’amministratore delegato di Arexpo Giuseppe Bonomi. « Il progetto presentato da Lendlease è certamente di grande valore urbanistico, ambientale e scientifico e ben rappresenta la visione indicata da Arexpo per un’area strategica non solo per il nostro territorio ma per l’intero Paese ».

Il progetto  che sarà definitivo nei prossimi mesi « è contemporaneamente un traguardo e un punto di partenza. Un traguardo perché arriva a compimento un percorso di gara del tutto innovativo nel nostro Paese, l’affidamento sia del Masterplan che del suo sviluppo, e un punto di partenza»  ha  concluso  Bonomi  «perché adesso abbiamo delle basi ancora più solide per proseguire nella direzione scelta per il post-Expo. Si tratta anche della conferma che gli impegni presi da Arexpo sono stati sempre rispettati sia nei tempi che nella qualità delle scelte e anche per il futuro continueremo su questa strada»..

 

Un po’  di cronaca . «Arexpo s.p.a. è stata costituita nel 2011 con lo scopo di acquisire le aree destinate a ospitare l’Esposizione Universale 2015.  Oggi la società ha il compito di valorizzare e sviluppare l’intero sito trasformando l’area per dar vita ad un parco scientifico e tecnologico di eccellenza a livello internazionale. Per la realizzazione di questo progetto, la società ha già elaborato le linee guida del piano strategico di sviluppo indicando le funzioni principali che saranno protagoniste del futuro dell’area. L’area è di oltre un milione di metri quadrati, già completamente bonificata e perfettamente infrastutturata, ha elevate potenzialità di sviluppo ed è attrattiva per importanti realtà pubbliche e private sia italiane che internazionali. La sua posizione privilegiata la rende facilmente raggiungibile grazie al collegamento con la metropolitana di Milano e la ferrovia, si trova inoltre in prossimità dello svincolo autostradale Milano Laghi, Como, Torino e Varese e dell’aeroporto di Milano Malpensa. Arexpo è società a prevalente capitale pubblico, partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, dalla Regione Lombardia, dal Comune di Milano e dalla Fondazione Fiera Milano. Quote minori sono detenute dalla Città Metropolitana di Milano e dal Comune di Rho.

Il 3 gennaio 2017 Arexpo ha pubblicato il bando di gara per selezionare il partner l’attività di assistenza per la redazione del Masterplan e per la sua attuazione. Il bando prevedeva una concessione di 99 anni in diritto di superficie di un minimo di 250 mila metri quadri di Slp, (superficie lorda di pavimento), a cui si aggiungono 30 mila metri quadri di housing sociale, a fronte del pagamento di un canone annuale.  La società ha poi effettuato un road show a Milano e a Londra, con un incontro per presentare il bando e successivamente incontrato i vertici della LLDC, London Legacy Development Corporation, la società che sta gestendo con un modello simile la riqualificazione dell’area dove si sono svolte le Olimpiadi di Londra 2012. E’ la prima volta in Italia che si attua un bando con queste modalità con la ricerca cioè di un unico soggetto o consorzio che contemporaneamente disegni il Masterplan e ne attui lo sviluppo. Il 14 settembre è scaduto il termine per la presentazione delle domande vincolanti e si è insediata la commissione valutatrice presieduta dal professor Giovanni Azzone, presidente di Arexpo e  già  Rettore del Politecnico di Milano. La valutazione teneva conto al 70% dell’offerta tecnica e al 30% della parte economica. Il 9 novembre l’amministratore delegato di Arexpo Giuseppe Bonomi ha aggiudicato la gara al consorzio guidato da Lendlease che ha ottenuto il punteggio migliore sia nella valutazione tecnica che in quella economica». Tratto dalla  Nota  di  Stampa  della  Società , ndr).

 

Landlease&Ratti. Andrea  Ruckstuhl (  Ammistratore  Delegato  di LandLease  Italia (  presente da  noi già dal 2000 )  e  l’ architetto Carlo Ratti  (  Partner fondatore  della Carlo Ratti Associati, nonché  Direttore del  MIT Senseable City Lab  di Boston  )  hanno poi approfondito il concetto.

Lendlease è una multinazionale leader nel settore del real estate e delle infrastrutture e opera in quattro continenti: Australia, Asia, America ed Europa.

Fondata in Australia negli anni ’50 e quotata all’Australian Securities Exchange, il Gruppo ha oltre 12.000 dipendenti in tutto il mondo.

Lendlease è leader mondiale nella fornitura di soluzioni end-to-end e opera secondo un modello di business integrato che si basa su tre segmenti di business: sviluppo, costruzione e investimento. La combinazione di queste tre aree garantisce al gruppo un vantaggio competitivo che gli consente di fornire soluzioni integrate e innovative per i suoi clienti. Le competenze pienamente integrate della società sono quindi alla base dell’acquisizione di progetti dalla loro nascita fino alla conclusione e portano rilevanza in tutta la catena del valore.

La vision di Lendlease è quella di creare i posti migliori, luoghi che ispirano e arricchiscono la vita delle persone in tutto il mondo. La società è specializzata nella realizzazione di complessi schemi di rigenerazione urbana e in progetti in partnership pubblico privato. Lendlease è attiva  in alcuni dei più grandi ed entusiasmanti progetti mixed-use di rigenerazione urbana a Londra come  “Elephant Parke International Quarter London”, e ha stipulato un accordo di sviluppo per il progetto Santa Giulia, uno dei più grandi piani di riqualificazione urbana a Milano, situato nella zona di Rogoredo.

«L’ impegno su Milano  è “  lungo”»,  ha  osservato Ruckstuhl « ed  è a  chilometro zero”  per  le  importanti  ricadute sul territorio ».

«Il masterplan di CRA farà nascere a Milano un hub dell’innovazione che include uffici, centri di ricerca, facoltà universitarie, residenze e spazi culturali, aree per l’agricoltura urbana, nonché il primo quartiere al mondo progettato per veicoli a guida autonoma. Il progetto punta a stabilire nuovi standard per i processi di trasformazione urbana, pianificando lo sviluppo di un quartiere verde, con spazi pubblici pieni di vita, nel quale l’innovazione si realizza secondo un approccio open source – aperto e inclusivo: gli edifici dell’area potranno ad esempio essere riconfigurati e cambiare la propria destinazione a seconda dei bisogni di chi li abita»  ha  spiegato Ratti.« Sin dalla loro nascita, circa 10 mila  anni fa, le città sono sempre stati i maggiori motori dell’innovazione. E proprio l’innovazione è al centro del nostro progetto, tramite il quale l’ex sito di Expo 2015 diventerà un luogo nel quale sperimentare nuovi modi di lavorare, di fare ricerca, di abitare, di stare insieme e di muoversi. Una città verde con la quale immaginare un futuro capace a sua volta di essere rimodellato dai bisogni dei suoi abitanti. Come CRA siamo felici di poter prendere parte a questo laboratorio sulla Milano di domani»

Tra aree di coworking, servizi per il co-living, nuovi strutture produttive e sensori digitali che consentiranno ad ogni cittadino di personalizzare la propria esperienza dell’ambiente, l’ex sito di Expo Milano 2015 andrà a costituire uno dei poli d’avanguardia della quarta rivoluzione industriale.

(Tra i punti salienti del progetto:

IL PARCO LINEARE: Il Masterplan trova il suo centro in uno dei simboli di Expo Milano 2015, il Decumano – la lunga strada che insieme al Cardo richiama il tradizionale schema di sviluppo urbanistico d’epoca romana. Nel nuovo quartiere, il Decumano si trasforma in un parco lineare lungo oltre 1.500 metri, uno tra i maggiori d’Europa, intorno al quale si dispiega la vita quotidiana della città.

LA MOBILITÀ SELF-DRIVING: Lo spirito visionario del progetto si estende al campo della mobilità. L’ex area Expo diventerà il primo quartiere al mondo progettato per auto che si guidano da sole. Attraverso un graduale programma di conversione degli spazi, a partire dal Decumano, le strade del Parco della Scienza, del Sapere e dell’Innovazione arriveranno ad accogliere vetture a guida autonoma, in anticipo su quanto accadrà in sempre più metropoli nel futuro prossimo. Nel nuovo scenario, condividere un veicolo diventerà sempre più frequente: sarà così possibile diminuire il numero complessivo di automobili in circolazione, pur soddisfando la domanda di mobilità. Le conseguenze saranno una riduzione del traffico, un miglioramento della qualità ambientale, e la nascita di nuove opportunità di impresa e di lavoro.

IL COMMON GROUND: Seguendo il principio che la vitalità di un quartiere non può prescindere dalla vivacità del suo “piano terra”, il masterplan prevede di attivare un Common ground in cui si trovano piazze e aree pedonali, orti e giardini, negozi, laboratori ed edifici a corte, in uno scambio continuo tra spazi aperti e chiusi, pubblici o più raccolti. Tratto dalla  Nota  di Stampa  di CRA, ndr).

 

Una nuova infrastruttura verde per Milano metropolitana . Un’infrastruttura ecologica e sociale, composta da una vasta rete di percorsi pedonali e ciclabili, isole verdi, specchi d’acqua, nuove funzioni pubbliche e una concezione innovativa della mobilità. Tutto  ciò  è stato illustrato stamane  da  Andreas  Kipar  (  fondatore  di LAND- Landscape Architecture Nature Development , insieme al milanese   Giovanni Sala.  LAND è oggi uno studio internazionale di architettura del paesaggio con sedi in Italia, Germania e Svizzera. L’esperienza trentennale di in merito alle grandi trasformazioni urbane è maturata in primo luogo a Milano con i progetti di riqualificazione dei quartieri Portello, Bicocca, Porta Nuova e con esperienze significative anche in aree prossime al sito ex Expo: il Parco di Corso Europa a Rho, gli spazi verdi della Fiera e la progettazione dei LET – “Landscape Expo Tour”, circuiti ciclo-pedonali che hanno avviato un primo importante ragionamento sull’integrazione di Expo 2015 nel contesto territoriale, costituendo una traccia tangibile dell’eredità culturale dell’esposizione universale.  A questi progetti, numerosi altri se ne aggiungono su temi analoghi: il Venice Expo Gate 2015, la strategia “Roma Arcipelago Verde”, il contributo per il riconoscimento di Essen come “European Green Capital 2017” e il progetto di landscape per EXPO Dubai 2020)

(La proposta progettuale prevede la realizzazione di un  parco tematico di 460 mila metri quadrati (dei quali 130 mila già esistenti e che saranno implementati), rispettoso dell’impianto originario del sito, ma innovativo nel suo carattere di resilienza, capace di generare comfort e qualità al fine di ripristinare un equilibrio tra spazio antropico e spazio naturale, valorizzando l’area e incrementando il benessere delle persone che lo vivono, dal momento che, come afferma Kipar «il benessere di una società si rispecchia negli standard con i quali crea e si prende cura dei propri spazi pubblici».

Tre sono i principali elementi su cui si fonda il progetto degli spazi aperti:

1. Il Decumano: 1,5 km di parco lineare per una superficie di 105.000 metri quadrati .Luogo di passaggio e di sosta, piattaforma di sperimentazione e di interazione. Asse che attraversa e ricongiunge tutti i cluster funzionali il cui spazio è scandito da cinque Piazze: la Piazza del Benessere, la Piazza del Mercato contadino, Piazza Italia, la Piazza della Collina Mediterranea e la Piazza d’acqua.

2. Il Cardo: il Viale degli eventi .Un boulevard urbano di 35 mila metri quadrati, sede delle principali attrazioni e custode dei simboli dell’eredità di Expo come l’Albero della Vita, il Palazzo Italia e l’Arena.

3. Le vocazioni del nuovo paesaggio: cibo, salute, sport e biodiversità. In un’ottica di gestione consapevole delle risorse naturali, il parco tematico è articolato in aree ispirate ai valori imprescindibili della Carta di Milano: il Parco del Cibo e della Salute, 60 mila metri quadrati di superficie per la valorizzazione del paesaggio agricolo; il Parco dello Sport, 70 mila metri quadrati di attrezzature sportive a servizio dell’Università Statale e del pubblico; l’Orto Botanico, 23 mila metri quadrati di spazi che includono una serra sperimentale a servizio della ricerca e infine un parco di connessione di 37 mila mq che mette in relazione Cascina Triulza, Lake Arena e Parco dello sport. Questa nuova infrastruttura verde, progettata per rispondere in maniera attiva alle sfide poste dal cambiamento climatico attraverso soluzioni nature-based, prevede l’incremento di suoli permeabili, la piantumazione di tre  mila nuovi alberi scelti tra le specie autoctone e in grado di assorbire 225  mila kg di Co2/anno, e l’inserimento di strisce impollinatrici per incentivare la biodiversità del sito. Tratto dalla  nota  di Stampa  della  Società, ndr).

Sembra  un paradosso ma, come  oggi ha  sottolineato Kipar  «il   “fabbisogno  di natura”  aumenta  con la  digitalizzazione».

 

Il Masterplan è stato poi “  commentato”, oltre  che dal  già nominato Ministro Martina (  che  ha   voluto sottolineare  l’ impegno del Governo :  su Arexpo, ben 1,5  bn di euro    per  i prossimi   dieci anni ),  da  Carlo Bonomi, Presidente  di Assolombarda ( il “ medicale”  pesa  per  il 12%  sul PIL  della   Lombardia) , da Gianluca  Vago, Rettore  dell’ Università  Statale  di  Milano (  questo Campus  segnerà   la  differenza   con le   università  italiane  per  i prossimi  20  anni),  Cristina  Messa  ,  Comitato Human Techopole ,  dedicato alla  ricerca  medicale,  biomedicale  etc,  ci sarà anche il  famossisimo  Istituto  “Galeazzi”,    che  ha  raccontato lo “  stato  di  avanzamento”  della  Fondazione. Lo Statuto  dovrebbe  essere pubblicato a  breve  . I tre edifici  ex  Expo  esistenti , tra  cui il mitico “  Palazzo Italia”,  cominceranno  a  essere  “  occupati” a   gennaio 2018,    altri ne  saranno costruiti  ex  novo , per  ospitare  una  popolazione  di  oltre  1.500  ricercatori  etc.  A  febbraio  2018  arriverà il nuovo Direttore,  si stanno esaminando  le  44  candidature  pervenute  per  la  carica…)

 

A  seguire,   Anna  Scavuzzo,  Vicesindaco  di  Milano  (  Determinazione e  sinegie ),e  Roberto  Maroni,  Governatore  della  Lombardia   (  su  Arexpo   ci  abbiamo  già  messo  50  mn) .

 

Qualche  altro “ contenuto”.

Piano finanziario: PricewaterhouseCoopers

Studio traffico e mobilità innovativa: Systematica

Comunicazione strategica: SEC Relazioni Pubbliche SpA

Consulenza ambientale: Aecom

Studio dell’impatto sociale: PlusValue

Consulenza pianificazione urbanistica: BEMaa