“Opportunità di efficientamento per l’edilizia residenziale pubblica. Verso un patrimonio immobiliare 100% green” in un Convegno di Rina Prime Value Services e Federcasa a Roma

Si è tenuto a Roma l’evento organizzato da Rina Prime Value Services e Federcasa dal titolo “Opportunità di efficientamento per l’edilizia residenziale pubblica. Verso un patrimonio immobiliare 100% green”. Tra i protagonisti, Stefano Scalera Dirigente generale del Ministero dell’Economia e delle Finanze, sen. Cristiano Anastasi tra i promotori del Bonus 110%, sen. Paolo Arrigoni Capodipartimento Nazionale Energia, on. Erica Mazzetto Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici, Riccardo Novacco Presidente di Federcasa e dell’ATER di Trieste, Ugo Giordano, Presidente RINA Prime Value Services, Nunzio di Somma, Senior Director RINA Prime Value Services, Francesco Medri, Executive Vicepresidente RINA Prime Value Services, Daniele Zanni, Partner DWF. Ospiti e interlocutori dell’evento i Presidenti e Direttori degli 80 enti e aziende territoriali affiliati a Federcasa

L’occasione nasce con l’obiettivo di valutare tutte le opportunità per migliorare l’efficienza energetica dell’edilizia responsabili del 40% del consumo energetico, puntando all’azzeramento delle emissioni (Zero Emission Building obbligo per le nuove costruzioni dal 2027) e individuare nuove formule per la riqualificazione dell’intero patrimonio italiano.

L’edilizia residenziale pubblica in Italia ospita circa 1,4 milioni di inquilini (di cui 87,2% italiani e 12,8% stranieri). Del parco edilizio disponibile più del 50% degli edifici sono stati costruiti prima del 1980, nel corso dei 40 anni e oltre di vita, nella maggior parte degli immobili non sono mai stati effettuati interventi significativi di riqualificazione.

Un recente studio Nomisma-Federcasa[1] (maggio 2020 – DIMENSIONE DEL DISAGIO ABITATIVO PRE E POST EMERGENZA Covid-19) ha analizzato la criticità degli strati più fragili della popolazione e lo stato degli edifici della Edilizia Residenziale pubblica. Le conclusioni emerse sono:

  • La necessità di riadattare edifici esistenti dei Comuni, non utilizzati, da mettere a disposizione delle nuove assegnazioni 12 mila alloggi l’anno (per 15 anni) (con un costo di 25 mila euro medi ad alloggio stimato sulla casistica degli interventi già realizzati con la legge ’80), richiederebbe circa 300 milioni euro/anno.
  • La necessità di riqualificare per ridurre il rischio sismico ed incrementare l’efficienza energetica (per fronteggiare la povertà energetica) per ulteriori 30 mila alloggi/anno (per 15 anni) (assumendo un costo di 50 mila euro ad alloggio) l’intervento richiederebbe 1,5 miliardi euro/anno
  • la proposta di una rigenerazione urbana ed edilizia residenziale pubblica, con un piano che realizzi 200 mila alloggi in 15 anni, rispondendo al disagio economico di famiglie in affitto, mediante la demolizione e ricostruzione e il recupero di edifici esistenti e non utilizzati e delle aree dismesse. Considerando 13,33 mila alloggi/anno con un costo di 150 k€/alloggio, questo intervento richiederebbe 2 miliardi euro/anno.

Fonte : Nota congiunta