Politecnica firma il progetto del nuovo centro direzionale “CRIF21”  Bologna

Un nuovo edificio green è sorto nel cuore di Bologna: Politecnica Ingegneria ed Architettura, tra le principali società di progettazione integrata a capitale italiano, ha concluso i lavori per il nuovo centro direzionale di CRIF S.p.A., collocato nella storica zona di Lame di Bologna.

CRIF21, così il nome della nuova sede, rappresenta un passo significativo nella trasformazione urbana dell’area, riportando vita in un’area fino ad oggi in disuso.

Grazie a un investimento totale di 60 milioni di euro, il vecchio sito in disuso è stato ora riconvertito in uno spazio moderno e sostenibile, nato con l’obiettivo di creare un ambiente di lavoro confortevole per le persone che “vivranno” l’edificio e di generare un impatto positivo sul territorio. A questo fine, il progetto, grazie alla considerazione dei principi ESG in tutte le fasi, privilegia la massimizzazione dell’efficienza energetica, orientandosi verso l’ottenimento delle prestigiosa Certificazione LEED® Platinum e della Classe Energetica A4.

Strutturato su sei piani fuori terra e due  interrati, l’edificio di 10.000 metri quadrati con destinazione d’uso direzionale, abbraccia una visione all’avanguardia, integrando avanzate tecnologie legate alle energie rinnovabili e a sistemi di Building Automation che consentono di controllare, coordinare, ottimizzare e verificare le performance dell’edificio, spingendosi fino al controllo dell’illuminazione basato sul management dinamico dell’illuminazione naturale ed artificiale degli ambienti interni.

CRIF21 unisce innovazione tecnologica a un design sostenibile anche all’esterno dell’edificio. Le soluzioni bioclimatiche esterne e la presenza di una corte verde centrale di oltre 2000 metri quadrati, un vero e proprio “giardino delle meraviglie” attrezzato e qualificato con una struttura semplice e leggibile che amplia lo spazio di lavoro facendolo diventare tutt’uno con l’architettura, favoriscono il raffrescamento ambientale e contribuiscono, in modo significativo, alla mitigazione dell’effetto isola di calore urbano.

Fonte : Politecnica