Presentata la 44a edizione dell’Osservatorio Assofin – CRIF – Prometeia : frenano i mutui immobiliari

Negli ultimi mesi del 2017 e nella prima parte di quest’anno i flussi di nuovi prestiti alle famiglie hanno proseguito il trend di crescita, sebbene a ritmi più contenuti rispetto ai due anni precedenti e con alcune differenze per le singole forme tecniche.

 

Le erogazioni complessive di mutui immobiliari, dopo tre anni di forte espansione, registrano un lieve calo dovuto alla netta riduzione delle surroghe, cui si è aggiunto, sul finire del 2017 e nei primi mesi del 2018, anche il calo dei mutui d’acquisto.

 

Queste le principali evidenze (circa  i mutui immobiliari )che emergono dalla quarantaquattresima edizione dell’Osservatorio sul Credito al Dettaglio realizzato da Assofin, CRIF e Prometeia.

 

Nell’ultima parte del 2017 le erogazioni di prestiti per acquisto di abitazioni hanno iniziato progressivamente a calare e questa dinamica è proseguita anche nella prima parte del 2018. Nel dettaglio, i mutui di acquisto, la componente che esprime la quota maggiore dell’attività complessiva, hanno proseguito la crescita nel 2017, per poi contrarsi nel primo trimestre 2018 (-3.4%).

 

I mutui di surroga hanno invece continuato il trend di decisa contrazione (-35.6% nel primo trimestre 2018), a seguito del progressivo assottigliarsi del numero di contratti in corso per i quali l’operazione potrebbe essere ancora conveniente.

 

Si conferma il trend di leggero incremento di importi finanziati e vita contrattuale dei nuovi mutui, riflettendo la minore incidenza delle surroghe caratterizzate da valori e durate più contenute. Inoltre, i tassi di riferimento ai minimi storici hanno favorito un ulteriore deciso incremento delle erogazioni di mutui a tasso fisso che superano abbondantemente i due terzi del totale.

 

Le prospettive per il triennio 2018-2020

Le previsioni per il 2018 e il successivo biennio indicano un miglioramento delle condizioni finanziarie delle famiglie, grazie alla crescita dell’occupazione, all’aumento del reddito disponibile e alle prospettive di crescita economica, pur se a ritmi in progressivo rallentamento. Ciò favorirà le decisioni di acquisto di beni durevoli e immobili da parte delle famiglie, che pur scontando nei prossimi mesi gli effetti della maggiore incertezza sulla situazione economica, alimenteranno il ricorso al credito.

 

Nel triennio 2018-2020 i flussi di credito al consumo cresceranno a ritmi in graduale contenimento e maggiormente allineati con la dinamica dei consumi durevoli per i quali si fa maggiormente ricorso al credito. Con una maggiore solidità finanziaria delle famiglie, le politiche di offerta, pur rimanendo caute, potrebbero raggiungere un maggior numero di famiglie rispetto agli anni di crisi. Inoltre, una maggiore concorrenza tra gli operatori potrebbe favorire una riduzione del pricing delle nuove operazioni.

 

Le erogazioni di mutui torneranno in crescita nel 2018, grazie all’aumento dei nuovi mutui, mentre la componente legata alle surroghe e alle sostituzioni continuerà a calare fortemente. Nel biennio 2019-2020, invece, i ritmi di crescita delle erogazioni complessive rallenteranno progressivamente.

 

Relativamente alla rischiosità del comparto del credito alle famiglie, il miglioramento atteso delle condizioni economiche delle famiglie e i tassi di interesse ancora bassi favoriranno la sostenibilità del debito. Anche le attente politiche di offerta degli ultimi anni e la cautela nel ricorso al credito da parte delle famiglie determineranno una minore formazione di crediti deteriorati. Il tasso di sofferenza del credito alle famiglie si ridurrà in tutte le forme tecniche, anche grazie alla forte attenzione degli operatori alla gestione dei crediti deteriorati e agli importanti piani di cessione previsti.

 

Le pressioni competitive e normative richiedono l’accelerazione nel percorso di revisione dei modelli di servizio mantenendo un attento presidio del rischio. La capacità di innovare, allargare le modalità di contatto con la clientela e pensare soluzioni con elevato grado di semplicità e velocità di esecuzione, in grado di cogliere i nuovi bisogni delle famiglie, anche in presenza di maggiore incertezza, diventano elementi fondamentali. Gli adeguamenti del modello di servizio potrebbero realizzarsi anche prevedendo forme di collaborazione con operatori tecnologici massimizzando le diverse competenze specifiche.

 

Fonte : Nota  congiunta