Prologis completa l’inserimento di elementi PARKlife™ presso il Prologis Park Lodi

Dopo circa sei mesi dall’avvio del progetto è giunto al termine il lavoro di inserimento di elementi PARKlife™ all’interno del Prologis Park Lodi. Il progetto avviato in collaborazione con CEVA Logistics, utilizzatore della piattaforma logistica, ha visto un importante investimento da parte di Prologis grazie al quale è stato possibile realizzare la prima galleria di “urban art” a cielo aperto mai realizzata a livello mondiale in un parco logistico, di inserire nel parco aree di ristoro e per il relax a beneficio dei frequentatori e di riprogettare parte del verde. Questo per rendere ilparco più accogliente, confortevole e per offrire nuovi servizi a quanti vi lavorano direttamente o lo frequentano.

“Sono orgoglioso degli interventi che abbiamo promosso presso il nostro parco logistico di Somaglia” ha commentato Sandro Innocenti, senior vice president e country manager di Prologis in Italia. “La filosofia PARKlife™ rappresenta un vero cambio di paradigma che mette al centro le persone e quindi la sostenibilità sociale, uno dei valori portanti della nostra azienda. Le conoscenze che acquisiremo con questo progetto pilota ci permetteranno di sviluppare nuove idee da implementare in altri nostri parchi logistici in Italia”.

L’approccio seguito da TUNED, la business unit del Gruppo Lombardini22 specializzata nell’applicazione delle neuroscienze in architettura, per pianificare l’intervento è stato quello ad “agopuntura”, ovvero l’idea di affrontare il complesso sistema logistico come se fosse un organismo. Intrecciando psicologia ambientale, neuroscienze, architettura, urbanistica, paesaggistica, un composito team ha inizialmente realizzato un corposo studio che ha messo a fuoco le criticità di tipo urbanistico ed edilizio-architettonico che producono effetti negativi sulle condizioni di salute psicofisica delle persone e ha successivamente suggerito come e dove intervenire.

L’obiettivo di portare una maggiore autenticità, una migliore vivibilità, un senso di benessere e di appartenenza nel parco è stato raggiunto non solo con l’introduzione di opere di urban art su 44.000 metri quadrati di facciate degli edifici che ne hanno trasformato il ruolo rendendo il parco esteticamente più bello e interessante, ma soprattutto introducendo elementi che possono concretamente migliorare il benessere di chi lo frequenta. Ecco, quindi, la realizzazione di servizi igienici e docce per gli autotrasportatori, zone ombreggiate per il soggiorno durante i periodi più caldi dell’anno, tavoli all’aperto e zone ping-pong per lo svago e la socializzazione, zone di ristoro con distributori automatici e l’uso del verde per non solo migliorare gli ombreggiamenti ma per rendere il parco più accogliente grazie anche al sapiente uso dei cromatismi offerti dalla natura. Molte delle nuove strutture sono “leggere” e sono state realizzate grazie all’uso di container appositamente personalizzati per ospitare i nuovi servizi.

L’introduzione di elementi PARKlife™ permette non soltanto di vedere se migliora il benessere psicofisico dei lavoratori grazie al ripensamento dello spazio, ma consente anche di pesare e misurare i vari elementi: capire quali sono più funzionali per poterli poi inserire in altri parchi logistici Prologis in Italia.

 Ad occuparsi di questi specifici aspetti è un team dell’Università Cattolica, coordinato da Cinzia Di Dio, docente e ricercatrice di Psicologia dello Sviluppo nel Dipartimento di Psicologia. In una prima fase già completata è stato rilevato come le persone vivono attualmente l’ambiente di lavoro. Nei prossimi mesi si vedrà se sono rilevabili cambiamenti nella dimensione psicologica di chi lavoro e frequenta il parco. Tra un anno si procederà ad una terza rilevazione per osservare se, una volta passato l’effetto sorpresa, i cambiamenti sul benessere saranno rilevanti e quali elementi risultano maggiormente funzionali.

Fonte : Company