Reinventing cities, oltre 60 proposte per i sette siti milanesi nella prima fase del bando di C40

Sessantuno candidature per rigenerare sette luoghi strategici della città. È l’esito della prima fase della seconda edizione di Reinventing cities, il bando internazionale lanciato a dicembre dal Comune insieme a C40 che prevede l’alienazione e costituzione del diritto di superficie di siti da destinare a progetti di rigenerazione ambientale e urbana.

“È un risultato molto importante – dichiara l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran – che dimostra come, nonostante il momento estremamente difficile per tutti, Milano continui ad essere una città attrattiva per architetti e progettisti che vogliono sperimentare idee innovative e per investitori internazionali. Aspettiamo di vedere le proposte che verranno selezionate nella seconda fase ma siamo sicuri che, come per la prima edizione del bando, arriveranno progetti di elevata qualità ambientale e architettonica. Ricordiamo che la caratteristica principale di Reinventing cities rispetto ad altre procedure di gara è che il progetto vincitore non sarà quello con l’offerta economica più alta, ma quello che verrà valutato avere la miglior qualità secondo un set di parametri ambientali”.

Sono 11 le proposte arrivate per Loreto, che dovrà svilupparsi a partire dalle regole del Piano di governo del Territorio valorizzando la piazza come cerniera tra Corso Buenos Aires, viale Monza e via Padova e riorganizzando la viabilità per generare nuovi spazi pedonali, dieci quelle per il nodo Bovisa, la cui rigenerazione sarà l’occasione per ricucire il quartiere e integrare la stazione quale porta di accesso a un sistema di funzioni urbane strategiche.

Sette le candidature per Lambrate, dove in base all’Accordo di Programma per la rigenerazione degli scali ferroviari dovrà nascere un quartiere sostenibile con alloggi di edilizia residenziale a prezzi accessibili, spazi pubblici, aree verdi e servizi di quartiere per il 60% dell’intera superficie.

L’area di Civitavecchia a Crescenzago ha avuto 12 proposte, ben 13 quelle per l’ex Macello e una per l’area di via Monti Sabini: in questi tre i siti dovranno essere realizzati alloggi in edilizia residenziale sociale, in particolare in affitto, per rispondere alla forte domanda di case a prezzi accessibili. Infine sono sette le candidature per le Palazzine Liberty di viale Molise dove potranno nascere anche servizi per tutta la città.

Il bando prevede ora la nomina di una commissione giudicatrice per ogni sito (che verrà composta da rappresentanti del Comune di Milano e di C40, esperti internazionali di urbanistica/ architettura, esperti ambientali locali ed esperti economici, da rappresentanti di Ferrovie dello Stato per quanto riguarda il sito di Lambrate e di Ferrovie Nord per il nodo Bovisa) che valuterà i progetti selezionando, per ciascun sito, sino ad un massimo di cinque finalisti che dovranno elaborare la proposta dettagliata compresa di offerta economica e infine, nel primo trimestre del prossimo anno, l’individuazione del progetto vincitore per ognuno dei sette siti.

Al bando, il cui obiettivo è promuovere uno sviluppo urbano sano, verde, economicamente sostenibile e resiliente erano chiamati a partecipare architetti, pianificatori urbani, designer, sviluppatori, imprenditori, esperti ambientali, start-uppers, associazioni di vicinato, innovatori e artisti.

Reinventing cities, che nella prima edizione ha portato progetti innovativi e di elevata qualità ambientale per le Scuderie de Montel, lo scalo ferroviario di Greco e porzioni di via Doria e via Serio, quest’anno ha visto la partecipazione di dieci città del mondo: oltre a Milano, Madrid, Roma, Chicago, Dubai, Montreal, Singapore, Cape Town, e Reykjavik.

Fonte : Comune  di  Milano