SFRE sostiene la “Veneranda Fabbrica del Duomo” di Milano

SFRE- Services for Real Estate, società di Project & Construction Management (  fondata  a Milano nel 2016 da  Filippo Salis e specializzata in immobili di logistica e light-industrial)  ha contribuito a sostenere il progetto ADAM (Archiviazione Digitale Duomo Archivio Museo), con l’obiettivo di tutelare l’intera memoria storica del simbolo di Milano.

L’Archivio della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano conserva tra i suoi secolari scaffali un patrimonio documentario di immenso valore, non solo come memoria della Cattedrale, ma della Città di Milano che nelle epoche si è sempre adoperata per contribuire alla costruzione e alla manutenzione del Monumento, suo simbolo e cuore pulsante. 

Proprio nel momento di maggior difficoltà per l’accessibilità ai luoghi di cultura a causa della pandemia, SFRE ha voluto dare un rilevante sostegno a questa innovativa iniziativa, che si sposa perfettamente con le metodologie di lavoro perfezionate dall’azienda negli ultimi anni, volte ai processi di digitalizzazione più avanzati .

Il progetto ADAM nasce per rendere più efficace la ricerca nella storia e nel patrimonio della Veneranda Fabbrica, per i lavori di restauro e le numerose attività in corso a sostegno del Duomo, simbolo di Milano nel mondo e della sua storia secolare.

Questo fondamentale progetto, complice la pandemia e la chiusura prolungata del Complesso Monumentale, avrebbe rischiato una drammatica interruzione.  Grazie anche al sostegno di SFRE, è stato possibile proseguire con le attività e l’avanzamento della campagna fotografica dei disegni di grande formato preservati in Archivio.

Inoltre, sempre grazie a SFRE la Veneranda Fabbrica ha potuto acquisire digitalmente, catalogare e relazionare tra loro mediante il sistema ADAM quasi 300 progetti dei più importanti architetti che hanno diretto il cantiere della Cattedrale nel XIX secolo.

Un esempio concreto di applicazione pratica di ADAM è stato l’impegnativo restauro del Tiburio – struttura che sovrasta la cupola tra navata e transetto sorreggendo la Madonnina – nel 2019. Per progettare correttamente l’intervento era importantissimo capirne l’organizzazione strutturale, celata dietro le pareti in marmo di Candoglia.

Qualsiasi tipo di indagine a tal fine sarebbe stata costosa, lunga e parzialmente distruttiva dell’opera. É invece intervenuto l’Archivio, in maniera risolutiva, riuscendo a risalire ad uno studio condotto

dall’ingegner Pietro Pestagalli nella prima metà del XIX secolo, che aveva dovuto fronteggiare l’evento di un inaspettato crollo di una grossa porzione della Guglia Maggiore, eretta meno di un secolo prima.

Pestagalli operò e restituì un dettagliato rilevo delle parti delle strutture interne del Tiburio, con una precisa e puntuale relazione completa di allegati – i disegni di rilievo – augurandosi che venissero conservati in archivio, per una utilità futura.

Così è stato, ben 180 anni dopo, quando alcuni particolari di una tavola hanno rivelato al suo successore il posizionamento esatto delle catene metalliche, facendo risparmiare interventi e risorse al cantiere.

Integrato nel sistema ADAM, il disegno di Pestagalli è riuscito a parlare direttamente agli attuali Cantieri, legando ciascun elemento architettonico alla sua storia e rendendola così “fruibile”, “a portata di mano” di chi quotidianamente ha la responsabilità della tutela e del restauro della Cattedrale.

Fonte  : SFRE