Spazi di vita, lavoro e viaggio : i nuovi concetti in un convegno internazionale il 24 maggio a Milano

Una conferenza internazionale dal tema “Vivere, lavorare, viaggiare: l’interior design per la definizione di nuovi scenari tra lavoro e ospitalità”. Si terrà a Milano il 24 maggio prossimo al Campus Bovisa del Polimi (aula F.lli Castiglioni) e si tratta di un progetto di ricerca di base (Farb – Fondo Ateneo Ricerca di Base del Dipartimento di Design, Politecnico di Milano) focalizzato sullo studio del rapporto e dei processi di ibridazione tra gli spazi dell’ospitalità (principalmente alberghi e ostelli) e spazi di lavoro per i professionisti. Media partner dell’evento sarà AboutHotel.it.

Partendo dalla considerazione che nella società contemporanea si assiste al diffondersi di “vite mobili” fisiche e virtuali, si nota che le persone sono sempre più coinvolte in processi di spostamento, per brevi o medi periodi, a causa del proprio lavoro ma anche per vacanze e attività connesse al benessere delle persone. Ciò implica nuovi concetti legati agli spazi di vita, di lavoro e di viaggio: la dimensione “mobile” per un gran numero di attività professionali, in particolare di smart working, supera il concetto tradizionale di ufficio, come spazio dove trascorrere la maggior parte del tempo di lavoro per l’adempimento delle proprie mansioni, e si apre verso un sistema versatile di spazi-servizi che favorisce il senso di comunità, l’uso di nuove tecnologie e l’in¬tegrazione di nuove attività precedentemente dislocate in altri spazi.

“Oggi il lavoro non è più un’attività radicata in un luogo — spiega il professore Francesco Scullica del Politecnico di Milano — siamo in pieno processo di convergenza per cui sempre più uffici possono ospitare più momenti della nostra esistenza”. L’azienda quindi non sarà più solo un ammasso di scrivanie. Ma la trasformazione non può avvenire subito. Servono studi, dibattiti, esperimenti (Leonard Berberi, “Benvenuti nella casa-uf­ficio. Milano, gli studi del Politecnico per ripensare il posto di lavoro: diventerà uno spazio ibrido tra dovere, riposo e piacere” Corriere della sera, lunedì 3 aprile 2017). D’altra parte la dimensione “mobile” legata all’ospitalità considera nuovi modi di viaggiare e sog­giornare, che trasformano le strutture dell’ospitalità da spazi in cui fruire di servizi per la sosta a una destinazione ricercata dal turista contemporaneo, donandogli un legame significativo con il contesto,soprattutto nei contesti urbani. Inoltre, alberghi e ostelli acquisiscono anche nuove funzioni (come spazi di co-working o aree di lavoro).

“Con questa ricerca – aggiunge Scullica – abbiamo intenzione di esplorare e descrivere queste nuove tipologie spaziali con l’approccio specifico del design d’interni, focalizzandoci sullo spazio ma anche sui processi e sistemi di relazione tra gli spazi-arredi-servizi e metodi di comunicazione. Si ritiene pertanto che la disciplina del design possa svolgere un ruolo significativo per comprendere la complessità della società contemporanea, ma anche per trovare strumenti e metodi per progettare nuovi spazi. La ricerca e il progetto sugli spazi interni in relazione all’interior design, si confronta sempre di più con il processo di ibridazione tipologica che vede, ad esempio, interagire i settori e gli spazi del leisure con quelli più attinenti la dimensione del business”. In relazione a questo processo si colloca la ricerca Farb, finanziata dal Dipartimento del Design del Politecnico di Milano.

Il tema, in particolare, si presta sia ad una lettura delle relazioni fra la tipologia dell’ufficio e quella delle strutture per l’ospitalità, ma, anche, apre ad un nuovo modo di pensare l’inserimento delle atti­vità lavorative nell’ambito di spazi e servizi molto diversi, con l’obiettivo di implementare il benessere degli individui, ma anche la loro felicità. E tutto ciò sia in rapporto alle tematiche dello smart wor­king e del lavoro agile e diffuso, e con quelle tendenze che già da alcuni anni connotano il settore dell’ufficio e altri ambiti del progetto.

Il 24 maggio prossimo docenti, esperti, progettisti, consulenti e aziende si confronteranno su questo ambito tematico strategico: la relazione sempre più significativa fra spazi-prodotti e servizi del settore dell’ambiente ufficio, con quello del settore dell’ospitalità.

La giornata, concepita come una fase intermedia del percorso di ricerca e con l’intento di raccoglie­re la molteplicità dei punti di vista, è articolata in due momenti: al mattino (in lingua inglese), alcuni docenti e ricercatori del Politecnico di Milano riporteranno le loro riflessioni, studi, ricerche ed esperienze didattiche sul settore. Le riflessioni saranno condivise con le esperienze di scuole inter­nazionali coinvolte nella ricerca, in particolare la Oslo and Akershus University College of Applied Sciences, la Middlesex University – London, la Head – Haute école d’art et de design – Genève.

Al pomeriggio (in italiano con traduzione simultanea in inglese) la cultura, accademica e scientifica, incontrerà la realtà del mercato: settore delle professioni, dei consulenti e delle aziende, con un tavola rotonda ampliata e una conclusione critico-operativa al convegno.

La giornata si concluderà con l’inaugurazione della mostra “Hospitality and Work on the Move: In­terior Design of New Hybrid Spaces” che presenterà i risultati di alcune esperienze didattiche della Scuola del Design – Politecnico di Milano, della Head – Haute école d’art et de design – Genève e della Hochschule fuer Gestaltung – Schwaebisch Gmuend – Germany. ( l.d.)

A  cura  di About Hotels