Trieste, il nuovo traina la crescita dei prezzi in città 

Anche Trieste sta diventando una città sempre meno accessibile per chi è alla ricerca di una casa da comperare per conto proprio. Infatti, rispetto allo scorso anno l’affordability – intesa come la parte di mercato immobiliare che risulta accessibile dato il reddito medio comunale percepito – si è quasi dimezzata per il single, passando dal 32,6% al 17,4%. Va meglio per la coppia che ha ancora accesso a oltre il 56% del mercato immobiliare della città.

Si tratta di uno dei molti temi affrontati oggi nel corso del seminario organizzato da ASPESI Triveneto, in collaborazione con il Gruppo Intesa Sanpaolo e Immobiliare.it, il portale immobiliare leader in Italia.

Anche il capoluogo del Friuli-Venezia Giulia sta sperimentando la tensione che subisce in questo momento il mercato immobiliare, spinto su due assi differenti, uno più lento e uno più veloce. Il più lento afferisce alla trasformazione del concetto di famiglia, unprocesso iniziato negli anni ’60: al nucleo familiare giovane, con più figli, che comperava casa prima dei 30 anni, si è infatti sostituito un nucleo monofamiliare che a 35 anni, all’acquisto dell’abitazione, spesso preferisce ancora l’affitto, che meglio risponde alle necessità legate quel particolare momento della sua vita. Allo stesso tempo però negli ultimi anni il mercato si è mosso velocemente, basti pensare che rispetto a 5 anni fa i prezzi di vendita nel capoluogo sono aumentati di ben il 40%.

In particolare, è il nuovo a trainare la crescita: in una città in cui le temperature sono spesso rigide l’attenzione verso il risparmio energetico, garantito da un’abitazione a elevata efficienza, è sicuramente elevata. Non a caso, Immobiliare.it Insights, la proptech company del gruppo di Immobiliare.it specializzata in analisi di mercato e data intelligence, ha evidenziato come la differenza tra il prezzo medio di una casa in classe A o B e una in classe F o inferiore sia decisamente rilevante: si parla di oltre 3.200 euro/mq contro poco più di 1.800 euro/mq.

Le zone più periferiche del comune, come Opicina o la zona di Roiano, presentano percentuali importanti – comunque superiori al 15% – di presenza case “green” (in classe A o B) sul totale attualmente in offerta. E proprio nel quartiere di Opicina il nuovo costa oltre il doppio (+109%) rispetto alle soluzioni considerate “da riqualificare”.

È chiaro quindi come ci sia una chiara tendenza a sfruttare le zone meno densamente edificate per andare a costituire un’offerta di nuovo attrattiva per i potenziali acquirenti attenti ai temi delle sostenibilità ambientale come a quelli di portafoglio.

“La forte crescita dei prezzi delle abitazioni a Trieste, il 40% nello scorso quinquennio, che emerge dai dati di Immobiliare.it” ha commentato Gualtiero Tamburini che nell’occasione ha presentato un report sullo scenario macroeconomico e territoriale del Friuli-Venezia Giulia “ e’ in controtendenza rispetto a quelli della maggior parte delle città italiane e rappresenta un ulteriore indicatore della straordinaria vitalità dell’economia del Triveneto – che poggia sulle solide basi di un complesso industriale a forte intensità di esportazioni, oltre che sulla forza della sua industria turistica – come confermato anche dai recentissimi dati pubblicati dal Sole24 sulla qualità della vita che vedono tutte le città del Triveneto nelle zone alte della classifica” 

Font : Nota congiunta