Uno studio di Arcadis sulla mobilità sostenibile nel mondo: Hong Kong al primo posto seguita da Zurigo e Parigi. Milano e Roma al 18° e 40° posto in classifica

Nella  foto, Roberto Talotta
Nella foto, Roberto Talotta

Hong Kong prima città al mondo nel trasporto sostenibile, seguita da Zurigo e Parigi. Milano e Roma si posizionano rispettivamente al 18° e 40° posto (vedi ultimo paragrafo). È quanto emerge dal Sustainable Cities Mobility Index 2017 di Arcadis, leader mondiale nella progettazione e nella consulenza per le risorse ambientali e gli asset immobiliari, che stila una classifica di 100 città di tutto il mondo, 32 delle quali europee, con Milano e Roma uniche città italiane.

L’Index è stato compilato per Arcadis dal Centre for Economics and Business Research (Cebr) ed esplora la mobilità attraverso la valutazione di tre sotto-indici della sostenibilità – sociale (People), ambientale (Planet) ed economico (Profit) – ciascuno dei quali costruito su diversi indicatori.

Sebbene non esista una ricetta magica per la creazione di una mobilità urbana di successo e sostenibile, le città nella parte più alta della classifica denotano un migliore equilibrio tra i tre sotto-indici considerati.

Spinta da una metropolitana innovativa e ben collegata e dalla elevata quota di viaggi effettuati con i mezzi pubblici, Hong Kong raggiunge molti degli obiettivi di un efficace sistema di trasporto urbano, consentendo una mobilità globale, creando opportunità economiche e arricchendo la vita di cittadini, imprese e turisti.

Zurigo, Parigi e Praga sono le città europee con la miglior posizione nella classifica mondiale – rispettivamente seconda, terza e quinta – con punteggi elevati nei sotto-indici Planet e Profit, grazie a infrastrutture consolidate, metropolitane efficienti e impegno nella green technology.

Anche le città asiatiche si posizionano in alto, occupando tre dei primi dieci posti. Realtà sviluppate quali Seul e Singapore vengono premiate da moderni sistemi di metropolitana, grandi aeroporti e basso utilizzo di veicoli privati. Altre città asiatiche sono state penalizzate dai livelli di inquinamento urbano e di emissioni.

Le città del Nord America sono distribuite nell’intera classifica: se alcune città americane godono di sistemi di trasporto ben finanziati e completi, molte altre realtà di Stati Uniti e Canada sono minate dalla dipendenza dai veicoli privati e da opzioni di trasporto pubblico sottosviluppate.

Le prime 10 posizioni:

1. Hong Kong – 2. Zurigo – 3. Parigi – 4. Seoul – 5. Praga – 6. Vienna – 7. Londra – 8. Singapore – 9. Stoccolma – 10. Francoforte.

Le ultime 10 posizioni:

91. Abu Dhabi – 92. Bangkok – 93. Doha – 94. Cairo – 95. Kuala Lumpur – 96. Hanoi – 97. Kuwait City – 98. Riyadh – 99. Amman – 100. Jeddah.

“Oggi la mobilità pone sulle città e su chi le governa sfide pressanti che devono essere affrontate tenendo d’occhio il giusto equilibrio tra necessità attuali e future in tema di trasporto urbano sostenibile” – commenta Roberto Talotta, Country Leader e Managing Director di Arcadis Italia. “Gli investimenti in mobilità guidati da scelte coraggiose premieranno quelle città che sapranno realizzarli aumentandone la competitività e migliorando la vita dei cittadini. Questo vale moltissimo per le nostre città, dove una politica di investimento lungimirante è fondamentale per progredire in tutti quei contesti della mobilità urbana dove è necessario recuperare posizioni rispetto a realtà straniere più evolute”.

Europa – Le prime dieci città del sotto-indice Planet sono tutte europee, con le città tedesche ai primi tre posti. Le città più sviluppate d’Europa hanno contribuito a far progredire il programma di riduzione delle emissioni con eccellenti infrastrutture per biciclette, l’impegno nella green technology e l’utilizzo di veicoli elettrici. Le città europee dominano anche il sotto-indice Profit, coprendo sette dei primi dieci posti. Molte di esse hanno investito tanto in infrastrutture di mobilità, privilegiando il trasporto pubblico e aiutando a ridurre i tempi di spostamento dei pendolari.

Londra si trova nelle ultime tre posizioni sia per i tempi di spostamento dei pendolari che per congestione e ritardi. Parigi ha uno dei sistemi di trasporto più utilizzati a livello mondiale mentre Amsterdam e Stoccolma primeggiano per quanto riguarda il “pendolarismo attivo” (quota di pendolari che si recano a lavoro in bici o a piedi).

Milano e Roma – Le due città italiane si posizionano rispettivamente al 18° e al 40° posto della classifica globale dell’Index e al 13° e 25° tra le 32 città europee.

Nel sotto-indice People, Milano occupa il 28° posto (14° tra le città europee), mentre Roma è solo al 53° (25° in Europa).

Milano, con Dublino, Edimburgo, Seul e Tampa, è prima per “rider connectivity”, potendo garantire ai viaggiatori connessioni Wi-Fi e 2g/3g/4g nei tunnel e nelle stazioni della metro e sugli autobus, per una fruibilità costante dei dispositivi mobile.

Il capoluogo lombardo si posiziona bene anche per “quota di viaggi totali effettuati con mezzi pubblici” (21° posto a livello globale e sesto in Europa), contesto in cui Roma si trova solo al 61° posto (24° in Europa).

Entrambe le città, inoltre, si collocano nella seconda metà della classifica per “pendolarismo attivo”, ossia la quota di pendolari che si recano a lavoro in bici o a piedi: Milano, insieme ad altre tre città, è alla posizione 54 (23 in Europa) e Roma alla 60 (27 in Europa).

Molto simile è la situazione delle due città nella classifica globale del sotto-indice Planet, con Milano al 14° posto (13° in Europa) e Roma al 16° (14° in Europa).

Non sono positivi i valori di entrambe per i livelli di inquinamento atmosferico, che vede nei trasporti una delle fonti principali: Roma, alla pari con Parigi, è al 55° posto (26° in Europa), più giù ancora Milano (64° a livello globale e 30° in Europa). D’altronde, Roma fa male in termini di congestione e ritardi dei trasporti, che aumentano i tempi di viaggio e portano a maggiori emissioni e inquinamento (76° posto, insieme a Londra e Taipei); meglio Milano, che tuttavia non brilla con il suo 46° posto (in condivisione con altre 5 città).

Di contro, le due città si distinguono per gli sforzi nella riduzione delle emissioni dei trasporti, testimoniati dall’esistenza di cosiddette Low Emission Zone (LEZ) e dagli standard di emissione dei veicoli: Roma è addirittura seconda a livello globale e prima in Europa (in entrambi i casi a pari merito con altre 9 città, tutte europee), mentre Milano si colloca al 12° posto globale (11° in Europa).

Nel sotto-indice Profit, infine, molto meglio Milano di Roma: il capoluogo lombardo si piazza al 30° posto (15° in Europa) mentre la Capitale al 71° (28° in Europa).

Milano presenta una maggiore convenienza della spesa per il trasporto pubblico (intesa come percentuale sul reddito), dove si posiziona al 30° posto (quinta in Europa) a pari merito con altre due città, mentre Roma è al 36° posto (sesta in Europa) insieme ad altre tre città.

Meglio Milano anche nel livello di utilizzo del sistema di trasporto pubblico, misurato dal numero medio di viaggi pro-capite, che la vede al 13° posto nel mondo (insieme a Manila) e al 9° in Europa; Roma, alla pari di Madrid, si ferma alla posizione 44 (22 in Europa).

Le posizioni delle due città, tuttavia, si allineano verso la parte bassa della classifica nell’indicatore relativo alla quota di budget comunale speso nei trasporti, da cui si evince il livello di impegno delle amministrazioni cittadine nella mobilità sostenibile: i valori esaminati le collocano a pari merito all’86° posto (29° in Europa).

 

Fonte : Company