Paola Ricciardi, Country Managing Director Duff & Phelps REAG in Italia, al webinar dell’American Chamber of Commerce in Italy “Real Estate e ripresa economica: il ruolo di Milano”

Nella foto ,  Paola Ricciardi.

Da alcune settimane, l’Italia è entrata nella fase di ripartenza, con la ripresa delle attività costrette a un periodo forzato di interruzione causa lockdown. Anche il settore Real Estate deve affrontare una serie di problematiche e di sfide per rimettere in moto le dinamiche delle varie asset class, in particolare in una città come Milano che, prima dell’emergenza COVID-19, era al centro dell’interesse dei grandi player e investitori nazionali ed esteri.

Per analizzare la situazione attuale del comparto e pianificare una possibile ripartenza dal punto di vista di operatori sia pubblici che privati, American Chamber of Commerce in Italy ha organizzato il webinar “Real Estate e ripresa economica: il ruolo di Milano”. All’evento virtuale hanno partecipato Roberto Tasca, Assessore al Bilancio e Demanio del Comune di Milano, con un intervento sulle prospettive di valorizzazione economico-sociale post COVID-19 del patrimonio immobiliare della città con un’attenzione al tema ambientale, Mario Abbadessa, Senior Managing Director e Country Head Hines Italy, che si è focalizzato sui progetti real estate nell’area milanese legati alla rigenerazione in chiave di sostenibilità, al living e alla logistica, Giovanna Della Posta, AD di Invimit SGR, che ha portato la sua esperienza relativa a investimenti immobiliari su beni pubblici a Milano ma anche in altre città italiane e Paola Ricciardi, Country Managing Director Duff & Phelps in Italia.

In particolare, durante il suo contributo, Paola Ricciardi ha commentato: “In questo momento, dare una view complessiva sul mercato immobiliare non è semplice, in quanto ci sono poche evidenze oggettive sulle quali basare delle previsioni. Il lockdown ha indubbiamente congelato la situazione per tre mesi, anche se a Milano le transazioni nel primo semestre hanno registrato una lieve flessione rispetto al periodo dello scorso anno. Molte operazioni sono state sospese e non cancellate, ma semplicemente rimandate.

Il COVID-19 ha avuto impatti diversi sulle varie asset class: tra le più colpite ci sono sicuramente quelle dell’hospitality e del leisure, che ad oggi ancora non hanno ripreso regolare attività, unitamente al segmento retail, in particolare gli shopping center, già in una situazione di sofferenza prima della pandemia e nel quale stiamo assistendo ad un processo di ripensamento e ibridazione dei format tradizionali con la logistica dell’ultimo miglio. Una maggiore resilienza è stata invece mostrata dal settore residenziale e living/housing; in questi ultimi giorni abbiamo registrato volumi di valutazioni immobiliari per la concessione di mutui tornati quasi ai livelli pre-crisi.

Le prospettive macro-economiche indicano per il 2020 una contrazione del PIL italiano di circa il 10%, con un impatto che si rifletterà inevitabilmente sulla salute delle imprese e  indirettamente sul valore degli immobili.

Per quanto riguarda nello specifico la città di Milano, l’era pre COVID-19 aveva evidenziato il perfezionamento di una serie di deal con cap rate molto compressi. In questa fase di ripresa delle attività economiche nel nostro Paese, dopo i mesi di lockdown, diventano cruciali gli investimenti in nuove iniziative; gli spazi di manovra non mancano: al nostro interno stiamo monitorando i principali interventi di sviluppo – circa 13 milioni di metri quadrati di superficie territoriale, di cui 6 milioni di metri quadrati di slp di nuovo prodotto – su molti dei quali siamo direttamente coinvolti. Un elemento su cui puntare fortemente per la ripartenza del settore real estate è quello della valorizzazione di asset esistenti; si pensi agli immobili pubblici come scuole, caserme, scali ferroviari, mercati, fino alla riorganizzazione di interi quartieri.

Infine, un ruolo fondamentale nella ripresa verrà giocato dagli investimenti in infrastrutture, con l’obiettivo di aumentare le dimensioni e l’accessibilità della città metropolitana, anche in vista delle Olimpiadi invernali 2026 organizzate con Cortina. Ritengo che questo sia uno snodo fondamentale, a cui farsi trovare preparati e un’occasione unica per aumentare l’attrattività della città di Milano e dell’intera area circostante, con un’attenzione molto forte ai temi ambientali e di sviluppo sostenibile, che stanno riscuotendo sempre più interesse anche tra gli investitori.”

Fonte : Duff & Phelps