Il team italiano Capital Markets di Cushman & Wakefield di Roma ha assistito Torre SGR nell’acquisizione di un immobile prime nel CBD (Central Business District) di Roma, in Via San Basilio 72, per conto del fondo comune di investimento alternativo italiano di tipo chiuso non riservato denominato “Opportunità Italia” quotato sul segmento MIV di Borsa Italiana . Il venditore è una società immobiliare italiana. Il contratto di compravendita diverrà efficace dalla data di stipula di un atto ricognitivo in ordine al mancato esercizio della prelazione ai sensi dell’art. 60 del Decreto Legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004 da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e degli altri enti competenti.
L’immobile, con un GLA totale di 6.200 mq, è costituito da sei piani fuori terra. L’asset è un edificio storico unico nel cuore della città che si affaccia sull’eccezionale cornice di Piazza Barberini. È stato completamente ristrutturato e i piani superiori sono stati affittati a un mix di conduttori con contratti di locazione firmati di recente, mentre il piano terra ad un’agenzia bancaria. Il valore di vendita è di 41,3 milioni di Euro.
L’immobile è situato nel CBD di Roma, uno dei sotto-mercati direzionali più dinamici della capitale, meta preferita degli investitori istituzionali che la scelgono per gli investimenti immobiliari. Infatti, nel 2018, Cushman & Wakefield ha stimato che circa il 35% degli investimenti nel settore uffici a Roma ha coinvolto immobili nel CBD: 8 operazioni per un valore di oltre 400 milioni di Euro. In un mercato sempre più selettivo, il CBD si conferma a Roma l’area con i fondamentali di investimento migliori. I canoni prime, oggi a 420 € / mq, sono in crescita. L’attività di ristrutturazione/valorizzazione degli immobili esistenti nel CBD prosegue, pur se in modo selettivo e oggi risultano circa 81.000 mq oggetto di ristrutturazione. Ciò favorisce il miglioramento della qualità degli immobili per ufficio e Cushman & Wakefield prevede un’ulteriore moderata crescita dei canoni di locazione in questo mercato nei prossimi 12-24 mesi.
Carlo Vanini, responsabile del dipartimento Capital Markets in Italia, afferma:
“Con oltre 1,2 miliardi di Euro investiti nell’ultimo anno negli immobili direzionali, Roma conferma i livelli record del 2017, nonostante il calo dei volumi a livello nazionale. L’interesse per gli immobili prime – ovvero quelli capaci di essere resilienti ad ogni ciclo grazie alla posizione eccellente e alla loro abilità di attrarre utilizzatori in cerca di spazi di rappresentanza e di qualità – sta favorendo l’attività di investimento a Roma. Questi asset riflettono livelli di rischio molto bassi e fanno leva sul miglioramento futuro atteso per i fondamentali immobiliari, soprattutto nel CBD, mercato principale di Roma per gli investimenti.”
L’assorbimento per spazi uffici a Roma nel 2018 ha toccato un altro volume record, 200.000 mq, una crescita del 20% rispetto al 2017, confermando così il buon momento di mercato. Contestualmente, gli investimenti immobiliari nel settore degli uffici hanno sperimentato due anni di volumi record, attestandosi ogni anno al di sopra del miliardo di Euro. Nel primo trimestre 2019, seppur ad un ritmo più lento, si conferma l’attività dinamica per gli investimenti, con una buona pipeline per l’anno in corso.
Fonte : Company