L’architettura influisce sul nostro comportamento e sui nostri stati mentali. Per indagare gli aspetti più complessi della relazione esistente tra forma dello spazio e le rappresentazioni cerebrali corporee ed affettive dell’uomo, è stato avviato un progetto di ricerca presso la sede di Parma dell’Istituto di Neuroscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IN-CNR). Insieme a Davide Ruzzon Direttore di TUNED, per Lombardini22, il team di ricercatori coinvolti nel progetto è coordinato da Giovanni Vecchiato e costituito da Fausto Caruana e Pietro Avanzini, con la partecipazione straordinaria del Prof. Giacomo Rizzolatti.
Il progetto, che si svilupperà in tre fasi distinte, andrà a individuare come le differenti configurazioni dello spazio architettonico influenzano il riconoscimento di espressioni emotive. L’obiettivo di fondo è creare i contesti ideali per rispondere alle attese emotive implicite, e inconsapevoli, delle persone quando affrontano le esperienze per le quali vengono realizzati i luoghi e gli edifici nelle città: dall’ingresso in un ufficio, all’arrivo sul posto di lavoro, alla pausa nel parco sotto casa, fino al rientro tra le mura domestiche ed altri ancora.
“Le moderne scoperte neuroscientifiche dimostrano che la rappresentazione dello spazio nel cervello dell’uomo viene generata sulla base delle esperienze – sottolinea il Prof. Giacomo Rizzolatti – Tale codifica coinvolge il sistema motorio e sensoriale attraverso meccanismi mirror, i quali sono anche alla base del riconoscimento di azioni e di emozioni. Come l’uomo percepisce lo spazio in cui vive dipende quindi dalla propria rappresentazione corporea ed affettiva.”
La ricerca, che avrà la durata di 4 anni, è cofinanziata da Lombardini22, Gruppo leader nello scenario italiano dell’architettura e dell’ingegneria che in Italia si posiziona al 3° posto nella classifica delle società di architettura in base al fatturato. Nel 2016 Lombardini22 e Davide Ruzzon hanno dato vita a TUNED,un nuovo strumento dedicato alle neuroscienze applicate al campo dell’architettura con l’obiettivo di guidare lo sviluppo del progetto degli spazi in sintonia con la realizzazione dei bisogni e delle attese degli utenti degli spazi, riportando l’uomo al centro del progetto architettonico.
“La ricerca offrirà le basi scientifiche per individuare le forme dello spazio che meglio realizzano una sintonia con le attese pre-cognitive delle persone – spiega Davide Ruzzon, Direttore di TUNED – e i risultati metteranno a disposizione dei progettisti e degli operatori privati e pubblici, strumenti operativi in grado di influire positivamente sulle relazioni di gruppo, sulle abilità cognitive e sul benessere in senso esteso. La ricerca avviata in collaborazione con IN-CNR andrà a consolidare a livello sperimentale i risultati sinora raggiunti nell’ambito delle ricerche sviluppate da TUNED sulla relazione tra emozioni e costruzione tridimensionale dello spazio”.
Fonte : Lombardini22