La due giorni  di “Welcome to Cortina d’Ampezzo”

Il mondo dell’ospitalità, del design e del turismo si è unito  il 21 e 22 settembre a Cortina,  per tracciare il futuro dell’accoglienza in vista delle Olimpiadi invernali 2026 e altre importanti manifestazioni sportive. L’evento, parte del ciclo  “Welcoming Gate”, ha posto l’accento su concetti fondamentali come accessibilità, design inclusivo, sostenibilità e inclusività.

Qui sotto un breve report dei temi condivisi,  a firma di   Valentina Piuma ,  Segretario Generale di AREL-Associazione Real Estate,  tra  le  associazioni che  hanno patrocinato   l’ incontro.

“Il mondo dell’ospitalità, del design e del turismo si è riunito a Cortina, in un evento dedicato a progettare il futuro dell’accoglienza in vista delle Olimpiadi invernali del 2026 e delle principali manifestazioni sportive. Questo incontro – parte del ciclo di appuntamenti chiamato “Welcoming Gate” organizzati da Marisa Corso, fondatrice di MC International –  si è concentrato su concetti come accessibilità, design per tutti, sostenibilità e inclusività, letti attraverso il filtro della legacy anche in ambito real estate.

Cortina, regina delle Dolomiti e sito UNESCO, è diventata la sede di un laboratorio pilota per il rinnovamento dell’ospitalità e del territorio circostante. Nel corso della due giorni si è sottolineato l’importanza di quest’occasione per sviluppare nuove idee e progetti non solo per l’hotellerie ma per l’intero settore turistico.

Per discutere di queste tematiche così diverse ma anche così concatenate, il comitato scientifico, guidato dal professor Francesco Scullica del Politecnico di Milano, ha portato al tavolo esperti del settore immobiliare, architetti, designer, imprenditori, docenti e istituzioni per delineare linee guida e progetti concreti.

L’obiettivo principale dell’incontro non è stato solo quello di fare il punto sugli sviluppi in ambito di hospitality, bensì quello di allargare gli orizzonti, concentrandosi sull’idea più ampia di “welcoming,” coinvolgendo tutti gli attori del territorio.

Cortina, come già accaduto in passato, sta affrontando grandi sfide legate agli eventi sportivi che richiedono significativi investimenti in infrastrutture e servizi, incrementandone significativamente il grado di attrattività non solo come destinazione turistica ma anche, e soprattutto, in termini di crescita degli investimenti nel settore dello sviluppo immobiliare.

Non a caso, le catene alberghiere stanno rispondendo alla crescente domanda di lusso con nuovi progetti, come il rebranding del Cristallo in Mandarin, il nuovo Falkeinsteiner e l’apertura del De Len: questi sviluppi dimostrano l’interesse internazionale per Cortina come destinazione di lusso.

Il mercato italiano delle destinazioni di montagna sta vedendo una significativa crescita della clientela internazionale, interessata a benessere, cibo, design e coworking. Cortina, insieme ad alcune altre località di montagna, è al centro di questa tendenza e le previsioni per il futuro sono positive, con un aumento del turismo montano dovuto anche ai cambiamenti climatici e alla ricerca di contatto con la natura. Cortina è diventata una destinazione di lusso di riferimento, con tariffe che superano gli 800 euro al giorno in estate e prospettive di oltre 1000 euro a notte per le camere a cinque stelle durante la stagione invernale.

Secondo quanto emerso nel corso dell’evento, la città sta giocando un ruolo chiave nel ridefinire l’ospitalità e l’accoglienza in vista dei grandi eventi sportivi dei prossimi anni, località attrattiva per una clientela internazionale esigente e portatrice di un significativo impatto nel settore immobiliare per il territorio.

Quello che è evidente è che affinché gli investimenti – sulle infrastrutture immobiliari e sulla produzione di servizi – favoriscano l’inclusività a valle della manifestazione olimpica e producano la legacy attesa e auspicata, diventa fondamentale un cambio culturale e una lettura sinergica tra investimenti privati e governance pubblica con l’obiettivo di mettere i territori interessati dall’evento olimpico sul podio delle destinazioni internazionali, anche dopo la chiusura dell’evento sportivo.