L’ecosistema PropTech, analisi e trend dall’Italian PropTech Monitor del Politecnico di Milano

Il 16 dicembre 2022 sono stati presentati gli ultimi risultati dell’analisi sul livello di digitalizzazione del settore real estate in Italia, condotta dall’Italian PropTech Network (IPN) del Politecnico di Milano.

Il convegno Italian PropTech Monitor, arrivato alla sua V edizione, si è aperto con un punto di vista europeo portato dal Chairman della European PropTech Association, Dirk Paelinck. L’attenzione delle istituzioni europee oggi è concentrata sull’attrarre investimenti per incrementare la sostenibilità ambientale dell’ambiente costruito proprio attraverso la digitalizzazione. A seguire, il gruppo del Politecnico di Milano, guidato dai proff. Stefano Bellintani e Andrea Ciaramella e dalla dott.ssa Chiara Tagliaro, ha delineato le tendenze dell’ecosistema PropTech italiano, commentando i risultati dell’indagine annuale di IPN. Monitor In merito, i dati presentati da Silvia Leoncini e Alice Paola Pomè, pongono l’attenzione sul protagonista della giornata, l’Italian PropTech Monitor (IPM). Lo strumento di IPN è arrivato a contare un totale di 273 aziende PropTech, mostrando un continuo incremento e un progressivo consolidamento del fenomeno in Italia. Un nuovo cluster si aggiunge ai quattro già definiti negli anni scorsi, il ConTech (Construction Technology), che aggrega le soluzioni del settore delle costruzioni.

L’indagine annuale a cui ha partecipato il 25% delle 273 PropTech Italiane rivela che le PropTech nel nostro Paese sono realtà di piccole dimensioni (l’80% sono realtà di massimo 20 componenti), giovani (70% dei componenti sono Gen-Y), prevalentemente maschili (65% dei componenti uomini) e collaborative (1 PropTech su 2 ha avviato collaborazione con altre PropTech e aumenta la collaborazione con gli operatori più tradizionali). Le PropTech italiane risultano lavorare nella fase di gestione del ciclo di vita (40% dei rispondenti), principalmente offrendo servizi di Property management, Asset management e Facility/Workplace management. Pur avendo un connotato fortemente italiano (il 70% dichiara di avere strategie di espansione in Italia), il 28% delle PropTech rispondenti sta pianificando un’espansione in Europa.

Interessante porre l’accento sul fatto che Il PropTech italiano, dice Alice Paola Pomé, dottoranda del Politecnico di Milano che collabora con IPN nell’ambito della sua ricerca, sta rivoluzionando i processi e i prodotti del real estate grazie all’introduzione principalmente di tecnologie come “Big Data Analytics”, “IoT” e “Artificial Intelligence”.

Concorda anche Daniele Levi Formiggini, Head of Real Estate – Neprix (sponsor dell’evento), che sostiene che le nuove tecnologie “delineano una profonda trasformazione del real estate e del modo in cui nel prossimo futuro progetteremo, costruiremo, gestiremo e commercializzeremo gli immobili”.

L’intervento di Veronica Soriano, Head of International Relations Italian Metaverse Association spinge il pubblico a immaginare il futuro dello spazio, guardando a un real estate virtuale. Un nuovo luogo dove non si incontrano barriere fisiche, dove si parla di digital possession e dove si creano delle community.

Questa l’attenzione anche di Maurizio Bernardo, Chairman di Assofintech, che sostiene l’importanza di fare ecosistema, annunciando un futuro evento proprio in collaborazione con IPN tra PropTech, FinTech, InsurTech e ConTech. Infine, a commentare i risultati di IPM, è intervenuto Massimo Bollati, Direttore trasformazione digitale – Agenzia del Demanio, mostrando come anche gli enti pubblici italiani stanno virando verso nuove forme di digitalizzazione dei loro sistemi.

Fonte : IPN