Nasce AIGAB (associazione italiana gestori affitti brevi) e al Governo chiede pari trattamento rispetto alle altre categorie del comparto turismo-hospitality

Alle diverse richieste avanzate al Governo dalle varie categorie dell’industria italiana del turismo si aggiungono oggi quelle di AIGAB, Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi che nasce in questi giorni proprio per dare rappresentanza istituzionale a una categoria di operatori professionali finora poco ascoltata.

Scendono ora in campo cinque aziende
tra le  più grandi del mercato italiano (Altido, CleanBnB, Italianway, Sweetguest e Wonderful Italy) che da sole vantano un giro di affari di 60 milioni di euro, 5 mila case, 300 dipendenti diretti e 1500 nell’indotto e nascono per aggregare tutti gli operatori professionali del settore (tra i 5 mila e i 7 mila, per un totale di 20 mila addetti).

Chiedono  
•  Prolungamento degli ammortizzatori sociali (FIS e CIG) per il personale dipendente al fine di evitare la dispersione degli investimenti fatti sulla formazione dello staff fino a marzo 2021
•  Prolungamento del credito d’imposta del 60% sui canoni di locazione per gli operatori professionali indipendentemente dalla destinazione d’uso degli immobili
•  Contributi a fondo perduto sulla base del fatturato perso nel 2020 rispetto al 2019 per la categoria esteso da maggio a dicembre (inserendo tutti i codici Ateco rappresentativi)
•  Ampio riconoscimento della categoria sulla base di un codice Ateco definito nell’ambito del processo di normazione del settore già previsto dal Governo mediante audizioni nel processo normativo


Fonte :  AIGAB