Un impianto fotovoltaico sul tetto di Palazzo Chigi? In un anno risparmio fino a 55.000 euro in bolletta e 53 tonnellate di CO2, sostengono gli esperti di Otovo

Otovo, marketplace europeo dedicato alla vendita di pannelli fotovoltaici in ambito residenziale, ha voluto rendere l’idea del potenziale impatto dei consumi degli uffici pubblici prendendo come esempio il Piano Nobile di Palazzo Chigi, cuore del nuovo Governo guidato dalla prima donna Premier, Giorgia Meloni.

Gli esperti di Otovo hanno stimato che solamente il Piano Nobile dell’edificio, che si estende per circa 3.800 mq, consumerebbe in media ben 250.000 MW all’anno solo per gli impianti di riscaldamento e raffreddamento. Visti gli alti volumi di energia utilizzata, si è stimata una bolletta annua che può arrivare fino a 100.000 euro, considerando solo i costi energetici.

I vantaggi dell’installazione di pannelli solari sul tetto del Piano Nobile di Palazzo Chigi
È possibile stimare il risparmio seguendo due diverse soluzioni. Con un impianto fotovoltaico da 80 kWp senza batteria il Piano Nobile potrebbe raggiungere una percentuale di autoconsumo di circa il 50%. I costi della bolletta annuale passerebbero così da 100.000€ a 80.000€ euro, per un risparmio totale di circa 20.000€. Nel caso si facesse uso anche del Ritiro Dedicato, ovvero la vendita dell’energia prodotta in eccesso e reimmessa in rete, si arriverebbe ad un risparmio di ulteriori di 1.500€.

La soluzione più premiante sarebbe, invece, l’installazione di un impianto fotovoltaico da 80 kWp con batteria. In questo caso la percentuale di autoconsumo arriverebbe al 90%, con un conseguente risparmio di oltre 55.000€. Dai 100.000€ iniziali, infatti, la bolletta passerebbe a 44.400€, meno ulteriori 300€nel caso di Ritiro Dedicato. L’opportunità di utilizzare una batteria nell’impianto permette di immagazzinare l’energia in modo da poterla utilizzare nei momenti della giornata in cui non viene prodotta, permettendo all’edificio di essere ancora più efficiente dal punto di vista energetico.

Riduzione dell’impatto ambientale
Non meno importante sarebbe l’aspetto ambientale, una delle tematiche sociali più calde del momento che continua a preoccupare un numero crescente di persone, specialmente i più giovani, che soffrono sempre di più di quella che viene definita “ansia energetica”.
Con l’installazione di una delle due soluzioni proposte da Otovo, Palazzo Chigi potrebbe risparmiare l’emissione di circa 53 tonnellate di CO2 ogni anno, un piccolo ma significativo contributo alla causa ambientale.

Fabio Stefanini, Managing Director di Otovo Italia, Austria e Svizzera, ha commentato: “La crisi energetica che famiglie e imprese si sono trovate a fronteggiare nell’ultimo periodo porta con sé molta preoccupazione anche in vista degli scenari politici futuri. Se da un lato la consapevolzza è sicuramente quella di dover cambiare le abitudini quotidiane, dall’altro ci si aspetta anche un repentino cambio di rotta da parte delle istituzioni, che si trovano a dover presentare al più presto nuove soluzioni per contrastare questa crisi e accelerare i processi verso una transizione energetica”.

Fondata a Oslo nel 2016, Otovo è attualmente presente in Norvegia, Polonia, Svezia, Francia, Spagna, Italia, Germania, Austria, Portogallo, Regno Unito, Olanda, Belgio e Svizzera.

Nell’ immagine, l’ ipotetico impianto

Fonte : Company